"La gentile indifferenza del giorno" (Laskovoe bezrazličie mira) di Adilchan Erzanov. Con Dinara Baktybayeva, Kuandyk Dyussembayev, Kulzhamilya Belzhanova, Baymurat Zhumanov, Bayurzhan Kaptgay e altri. Kazakistan Francia 2018 ★★★★
Proviene dalla prestigiosa vetrina della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes anche questa deliziosa pellicola kazaka, un melodramma che nasce nella steppa e termina, tragicamente, in città, a simboleggiare l'inconciliabilità di uno stile di vita bucolico con quello cittadino e l'impossibilità di una dimensione pacifica, basata sulle proprie inclinazioni e sulla libertà di scelta a fronte di condizionamenti famigliari e sociali a loro volta poggiati su interessi di tipo puramente economico, che nella città più importante del Paese (si trattava senz'altro di Almaty e non della futuristica e artificiale Astana, che è la capitale politica), dove dominano mafie di tutti i generi e corruttela generalizzata, trovano il loro trionfo. Saltanat, una giovane e bellissima ragazza appassionata di letteratura (una citazione di Albert Camus dà il titolo al film), già costretta ad abbandonare gli studi in medicina per assistere la madre ammalata, dopo la morte del padre è costretta a trasferirsi in città per sposare, così assicura una zio che fa da tramite e garante oltre che da segretario, un uomo ricco quanto coinvolto in faccende losche, il quale si impegna in cambio di saldare il grosso debito lasciato dal padre e impedire che la madre finisca in proigione e che vengano pignorati i campi di famiglia, e Kuandyk, suo ammiratore fin dall'infanzia, particolarmente dotato per il disegno ma meno colto di lei, la segue nell'avventura al solo scopo di proteggerla, e per mantenersi e poter affittare una camera che condividono, comincia a lavorare duramente al mercato ortofrutticolo. La ragazza si rifiuta inizialmente di accondiscendere al vecchio bavoso di turno, salvo cedere alla fine al ricatto scoprendo man mano di essere stata ingannata e parallelamente anche Kuandyk, per sopravvivere e "fare carriera", deve adeguarsi all'andazzo, tradendo i propri principi e anche la persona che gli aveva dato inizialmente fiducia. Entrambi hanno perso l'innocenza ma non l'amore, e quando faranno una scelta azzardata per uscire dal degrado in cui sono finiti saranno persi, ma recupereranno sé stessi. Una suggestiva versione di Romeo e Giulietta in versione asiatica, ottimamente scritta, girata e interpretata: Dinara Baktybayeva, poi, oltre che brava è di una bellezza amaliante.
Proviene dalla prestigiosa vetrina della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes anche questa deliziosa pellicola kazaka, un melodramma che nasce nella steppa e termina, tragicamente, in città, a simboleggiare l'inconciliabilità di uno stile di vita bucolico con quello cittadino e l'impossibilità di una dimensione pacifica, basata sulle proprie inclinazioni e sulla libertà di scelta a fronte di condizionamenti famigliari e sociali a loro volta poggiati su interessi di tipo puramente economico, che nella città più importante del Paese (si trattava senz'altro di Almaty e non della futuristica e artificiale Astana, che è la capitale politica), dove dominano mafie di tutti i generi e corruttela generalizzata, trovano il loro trionfo. Saltanat, una giovane e bellissima ragazza appassionata di letteratura (una citazione di Albert Camus dà il titolo al film), già costretta ad abbandonare gli studi in medicina per assistere la madre ammalata, dopo la morte del padre è costretta a trasferirsi in città per sposare, così assicura una zio che fa da tramite e garante oltre che da segretario, un uomo ricco quanto coinvolto in faccende losche, il quale si impegna in cambio di saldare il grosso debito lasciato dal padre e impedire che la madre finisca in proigione e che vengano pignorati i campi di famiglia, e Kuandyk, suo ammiratore fin dall'infanzia, particolarmente dotato per il disegno ma meno colto di lei, la segue nell'avventura al solo scopo di proteggerla, e per mantenersi e poter affittare una camera che condividono, comincia a lavorare duramente al mercato ortofrutticolo. La ragazza si rifiuta inizialmente di accondiscendere al vecchio bavoso di turno, salvo cedere alla fine al ricatto scoprendo man mano di essere stata ingannata e parallelamente anche Kuandyk, per sopravvivere e "fare carriera", deve adeguarsi all'andazzo, tradendo i propri principi e anche la persona che gli aveva dato inizialmente fiducia. Entrambi hanno perso l'innocenza ma non l'amore, e quando faranno una scelta azzardata per uscire dal degrado in cui sono finiti saranno persi, ma recupereranno sé stessi. Una suggestiva versione di Romeo e Giulietta in versione asiatica, ottimamente scritta, girata e interpretata: Dinara Baktybayeva, poi, oltre che brava è di una bellezza amaliante.
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