"Apocalypse Now - Final Cut" di Francis Ford Coppola. Con Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne, Harrison Ford, Dennis Hopper, Scott Glenn e altri. USA 1979/2019
E' del tutto superfluo che faccia un riassunto del film e racconti, seppur succintamente, di cosa parla: prendiamolo come un viaggio nel Cuore di tenebra (romanzo di Conrad a cui notoriamente si ispira) che abita, bene occultato, in ogni uomo; nell'inferno della guerra, e di quella in Vietnam in particolare, con cui fa i conti in maniera definitiva; con le contraddizioni insanabili di un Paese come gli USA. In ogni caso un capolavoro, immaginifico, onirico, a tratti allucinante eppure spaventosamente realista. Questa è la versione che, dopo quarant'anni di continui ripensamenti e ritocchi in studio, il suo regista considera definitiva: è la terza, più lunga di una mezz'ora di quella originale del 1979, 153', e più breve di quella Redux del 2001 di 20'. E' decisamente quella che preferisco anch'io: siamo alla perfezione, ammesso che possa esistere. Fondamentale a mio parere la scelta di includervi le scene del soggiorno di Willard e di ciò che rimane della sua squadra nella piantagione tra Vietnam e Cambogia presidiata da un gruppo di irriducibili coloni ed ex militari francesi, che spiegano chiaramente perché, non facendo tesoro degli errori dei loro governi e comandi, non potranno mai vincere quella guerra. Dando sostanzialmente ragione al ribelle Colonnello Kurtz. Presentato da Francis Ford Coppola in persona l'anno scorso al Cinema ritrovato di Bologna. Emozionante. Correte a vederlo (e rivederlo) se vi capita a tiro, specie in una sala dotata di attrezzatura che supporta la proiezione in formato 4K Dolby Vision.
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