giovedì 10 novembre 2022

Amsterdam

"Amsterdam" di David O. Russell. Con Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Zoe Saldana, Mike Myers, Michael Shannon (II), Robert De Niro, Timothy Olyphant, Rami Malek, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e altri. USA 2022 ★★★1/2

Commedia a suo modo romantica, che racconta la storia di una solida amicizia a tre con aspetti sentimentali (il pensiero corre immediatamente a Jules et Jim di François Truffaut), nata nei campi di battaglia della Grande Guerra e consolidatasi in un ospedale militare francese tra due soldati americani e un'infermiera, pura opera di fantasia, come i suoi personaggi, inserendola in un contesto che fa riferimento a una vicenda reale, quella del cosiddetto Business Plot, un tentativo di colpo di Stato sui generis per deporre o quantomeno condizionare Franklin Delano Roosevelt, il presidente che aveva appena avviato il New Deal per superare la Grande Depressione seguita alla crisi del 1929, da parte di un gruppo di finanzieri e imprenditori che faceva capo all'American League che aveva stretti legami con il fascismo italiano e il movimento nazionalsocialista tedesco e ne voleva imitare i metodi, facendo leva sul risentimento dei veterani di guerra, la loro frustrazione e le loro rivendicazioni. Siamo nel 1933 a New York quando viene ritrovato cadavere il generale Meekins e Burt (Christian Bale. sempre un portento), ex tenente medico e Harold, (Washington: forse il personaggio meno convincente) commilitoni sotto il suo comando, avvocato, conosciutisi sotto il suo comando e che collaborano aiutando i reduci, vengono ingaggiati dalla figlia del militare, che dubita che il suo decesso sia avvenuto per cause naturali e viene uccisa a sua volta: sospettati della morte della donna vengono proprio i nostri due eroi, presenti sul posto. Nel tentativo di appurare la verità sulla morte di Meekins padre (avvelenamento) e figlia (un'impiccio imprevisto per gli autori del primo delitto, ossia i cospiratori) ritrovano dalla loro parte Valérie (Margot Robbie: brava, simpatica e bella), l'infermiera che li aveva curati in Europa e con cui avevano trascorso un periodo di sfrenata vitalità nel primo dopoguerra ad Amsterdam, grande amore di Harold e di cui avevano perso le tracce: entrambi non sapevano che appartenesse alla facoltosa e potente famiglia Voze, a cui si sono dovuti rivolgere perché garantisse della loro innocenza nel caso della morte della figlia del generale. In realtà Valérie, artista e "pecora nera" della potente famiglia, è tenuta quasi prigioniera dal fratello e dalla odiosa cognata, fatta passare per squilibrata e sedata con psicofarmaci, ma il patto a tre tornerà in auge e il complotto verrà sventato grazie all'appoggio di Dillenbeck (Robert De Niro: non occorre aggiungere altro), che nella realtà si chiamava Butler e che perorava a sua voltala causa dei reduci di guerra, il quale finge di accettare una mazzetta dagli organizzatori del Business Plot e di aderirvi allo scopo, invece, di smascherarli. E' stato detto che il film soffre di un certo dogmatismo, ed è vero che l'ammonimento a "stare all'occhio" è ripetuto a ogni occasione, del resto guardandosi attorno (negli USA con l'assalto al Campidoglio nel gennaio dell'anno scorso, dopo la sconfitta di Trump; qui in Europa in vari Paesi, da ultimo anche in Italia), ma ci sta, soprattutto quando è inserito in un racconto gradevole e ironico, nello stile di Russell, i cui film a volte raggiungono vertici assoluti come nel caso di American Hustle, altre risultati a mio parere più modesti come fu per Joy, oppure si collocano a metà strada ma ampiamente in fascia positiva: Il lato positivo e, in questo caso, Amsterdam. Ma non sono mai banali e le parole, e ne scorrono molte: la verbosità può essere un limite, nemmeno, se vi si presta la dovuta attenzione. Il regista è sempre in grado di affrontare temi seri col sorriso sulle labbra, ricorrendo a favole e miscelando ogni genere: il suo modo di fare cinema può ricordare quello di Wes Anderson, a cui è peraltro legato da una solida amicizia, senza però utilizzare ibridazioni con mezzi diversi dalla macchina da presa. Ambientazione accurata, fotografia ineccepibile, un cast di prim'ordine e una colonna sonora di qualità contribuiscono comunque a farne un film molto piacevole. 

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