Questo è Antonio Mastrapasqua, presidente dell'INPS, conosciuto anche con il soprannome di "Collezionista di cariche": altre 24 ne ha messe assieme, presidenze societarie di varia ragione sociale, con relativi stipendi. Solo all'INPS risulta incassare 216.711 euro l'anno: fino a qualche tempo fa si parlava di un tetto di 294 mila euro l'anno per gli stipendi dei boiardi di Stato, provvedimento che avrebbe dovuto essere inserito nel cosiddetto "decreto semplificazioni", dopodiché non se n'è saputo più nulla. Questo personaggio, cui anche l'assenza della smorfia non gioverebbe a un aspetto poco rassicurante (e poi dicono che la fisiognomica sia un'impostura) , è comprensibilmente oberato dai suoi innumerevoli impegni se finora non ha mai trovato il tempo per quantificare il numero delle cosiddette "posizioni silenti", ossia quella ci chi ha versato contributi senza raggiungere i requisiti minimi per andare in pensione (almeno 20 anni di versamenti). Sono decine di migliaia, a cominciare da quelle di moltissimi lavoratori stranieri, che hanno regolarmente versato contributi all'ente e sono rientrati nei loro Paesi prima del raggiungimento dei 20 anni di contribuzione e non possono recuperare quanto versato in Italia in assenza di specifiche convenzioni: in ogni caso si tratta di un vero e proprio furto, ma i responsabili dell'INPS non fanno una piega nemmeno davanti alle richieste di dati da parte di parlamentari, così come non risolve la incresciosa situazione di questa vergognosa appropriazione indebita la recente riforma pensionistica del ministro Lafornero, che a sua volta non è ancora stata in grado di fornire le cifre dei poveracci letteralmente fottuti del repentino innalzamento dell'età pensionabile, e che vengono definiti con l'insultante termine di esodati,subito adottato dalla stampa luogocominista. Già, Lafornero: un'altra faccia su cui il dottor Cesare Lombroso avrebbe avuto di che sbizzarrirsi: da gente con ceffi del genere è bene guardarsi indossando mutande di ghisa: questo valeva per Berlusconi, Bossi e la loro corte di miracoli ma anche per questi sobri professori arroganti, lontana dalla realtà, in malafede e incapaci quanto oggettivamente criminali.
Servi dello Stato, mica dei cirradini.
RispondiEliminaSono anzi, questi "brutti ceffi", l'evidente prova di quanto sia ancora una monarchia borbonica e non un'idea repubblicana, a reggere il potere in Italia.
Finché non capiremo noi, quanto siamo lontani dall'essere una Repubblica, non ci sarà modo di uscire dal ripetersi all'infinito dello stesso identico sistema di potere, chiunque venga eletto.