domenica 16 aprile 2023

Terra e polvere

"Terra e polvere" (Yin Ru Chen Yang - Return to Dust) di Li Ruijun. Con Wu Renlin, Hai-Qing, Gangrui Yang, Dengping Zhao, Cailang Wang e altri. Cina 2022 ★★★★1/2

Film rivelazione alla Berlinale 2022 e premiato con il Black Dragon Award al Far East Festival di Udine dell'anno scorso, Terra e Polvere racconta in modo semplice e delicata la storia di un amore pudico quanto profondo che nasce in un ambiente umano e ambientale ostile e, al contempo, lo stravolgimento che l'avanzare del capitalismo di Stato in salsa liberista e mercatista ha portato anche nelle regioni rurali della Cina non ancora del tutto contaminate dal "progresso" e dove la cultura contadina erede di millenni di tradizione è tuttora presente benché sul punto di sparire. Siamo nella povera province di Guansu, nel NordOvest semidesertico del Paese, e Ma Youti (impersonato da Wu Renlin, zio del regista e contadino nella realtà, originario anche lui di quella regione) e Cao Guiyng (Hai Qing, attrice professionista) sono na coppia di mezza età nata da un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie che sono ben felici di toglierseli di torno: lui è sempre stato sottomesso e sfruttato dai fratelli maggiori, lei addirittura picchiata ripetutamente e trattata come un animale dal parentado, ragion per cui è rimasta sciancata e soffre d enuresi non solo notturna, insomma due disgraziati. Vivono dapprima in una sorta di magazzino all'interno della fattoria della famiglia di Youti, ma quando questa viene demolita perché il governo incentiva il trasferimento in anonimi condomini in città pagando in denaro contante la distruzione di quelli che definisce tuguri,  i due, che vivono occupandosi con vera passione e competenza delle varie colture assieme all'asino (terzo vero protagonista della pellicola), che entrambi curano amorevolmente facendo in modo che, essendo il loro unico bene, non si affatichi più dello stretto necessario, decidono di costruirsi essi stessi un'abitazione con le loro mani nel tempo libero. E' un accordo tacito, il loro, e la parte faticosa se l'addossa l'uomo ma anche lei dà, nei limiti del possibile, il suo contributo, e alla fine avranno finalmente una casa che sia davvero a loro dimensione. In questa impresa il loro legame si rafforza e si cementa senza bisogno di tante parole. Quelle poche che si scambiano sono inizialmente essenziali, quasi "di servizio"; col passare del tempo diventano meno laconici ma hanno sempre un significato profondo e non si tratta mai di smancerie: l'affetto reciproco lo mostrano i fatti, le attenzioni e il rispetto l'uno per l'altra, e in questo sta la vera poesia del film, oltre all'attenzione e partecipazione con cui viene mostrato il lavoro nei campi nelle diverse stagioni e il rapporto, scarno, con la altrettanto povera umanità del villaggio. E qui entra in gioco anche il lato indubbiamente politico del film, che deve aver dato parecchio fastidio agli alti papaveri cinesi che lo hanno boicottato e censurato, perché mostra come le autorità del villaggio, ossia i rappresentanti dell'onnipotente partito comunista anche, onnipresente anche nelle più piccole località, siano da un lato degli amministratori pedissequi e senza ideali, che lucrano sui poveri e sugli innocenti, come la coppia in questione (Youti è pure periodicamente obbligato a donare il sangue per fare trasfusioni al potente capovillaggio in cura per una leucemia, si suppone), funzionari che girano in BMW nuove e fiammanti mentre i contadini non hanno in uso nemmeno un trattore e devono falciare e raccogliere il grano a mano e trasportarlo a dorso d'asino nonché vendere i loro prodotti a prezzo "politico"; per non parlare dei ragazzi più giovani, rincoglioniti dagli smartphone e già  completamente estranei a ritmi della vita nei campi. Non finirà bene, avviso subito chi mi legge, e il "progresso" vincerà anche sulla infinita pazienza (e saggezza) di un mondo povero ma autentico e in armonia con la natura, che a sua volta non è né bella né viene idealizzata: siamo ben lontani dall'ecologismo radical chic occidentale. Youti e Guiying simboleggiano perfettamente questa umanità sconfitta che si preferisce nascondere e dimenticare. Un gran bel film, di quelli che rimangono dentro.

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