domenica 24 aprile 2016

Truman - Un vero amico è per sempre

"Truman - Un vero amico è per sempre" (Truman) di Cesc Gay. Con Ricardo Darín, Jávier Cámara, Dolores Fonzi, Eduard Fernández, Alex Brendmühl e altri. Spagna, Argentina 2015 ★★★★
Non sempre, vedi il post precedente, fidarsi di un cast di attori apprezzabili è un'idea valida, ma nel caso di Ricardo Darín, un'istituzione in Argentina (un film per tutti: Il segreto dei suoi occhi) e di Jávier Cámara, suo "equivalente" in Spagna dai trascorsi anche almodovariani, visto ed apprezzato l'ultima volta in La vita è facile ad occhi chiusiandavo sul sicuro, e le loro interpretazioni misurate quanto incisive hanno contribuito, assieme a una regia attenta ed estremamente ben calibrata, a fare di questo film un piccolo gioiello. Era difficile mantenere un perfetto equilibrio di toni, tra la commedia e il drammatico, senza mai cadere nel patetico e nel melodrammatico, pur affrontando un tema come la morte (imminente) e l'amicizia: e in questo il film è molto più argentino che spagnolo (in realtà Cesc Gay è catalano). Tomás, madrileno trasferitosi in Canada, anche su insistenza della moglie torna nella sua città per rendere visita al suo amico di sempre Julián, un attore argentino da tempo trapiantato nella capitale spagnola, sapendo che sarà l'ultima occasione perché questi, dopo un anno di chemioterapia per un cancro ai polmoni, ha deciso di rinunciare a ulteriori cure dopo che gli è stato comunicato lo sviluppo di metastasi nel resto del corpo. Quello di Tomás sarà un soggiorno breve ma intenso, in cui i due amici si ritroveranno senza bisogno di ulteriori discussioni dopo che Julián avrà rintuzzato un primo tentativo di convincerlo a rivedere la sua decisione, e lo accompagnerà a risolvere alcune questioni imprescindibili prima di perdere completamente le forze e arrendersi definitivamente alla malattia, tra cui quella più angosciante è trovare una sistemazione soddisfacente per Truman, il bellissimo cagnone che da anni è l'altro figlio dell'attore: quello a due zampe studia ad Amsterdam, e i due amici non mancheranno di fargli una sorpresa, prendendo un volo andata e ritorno in giornata, per festeggiare il suo compleanno. Ci si muove su un terreno ambiguo, estremamente delicato e straniante come quello della morte annunciata e inevitabile, delle cose dette ma solo in parte, di quelle sottintese, della tristezza e dell'ironia nonostante tutto, dell'imbarazzo ad affrontare l'argomento da parte di amici e conoscenti, di inaspettate solidarietà. La morte aleggia ma non è opprimente anche se per alcuni è disperante, come per Paula (Dolores Fonzi), altra espatriata argentina nonché cugina di Julián e vecchia fiamma di Tomás, il cui "sangue italiano" va in ebollizione alla notizia della resa del cugino e all'accondiscendenza del suo amico, che nella sua scelta vede invece il coraggio che ha sempre ammirato in lui, mentre Julián, viceversa, in Tomás ha trovato chi non ha mai chiesto nulla in cambio. In questa relazione affettiva profonda entra anche Truman, anche lui amico per sempre. Credo non vi sia altro da aggiungere se non consigliare vivamente la visione di questa pellicola di rara delicatezza, che non gioca coi sentimenti dello spettatore e che mostra uomini e donne (c'è anche l'incontro con la ex moglie di Julián) per quello che sono nella realtà, con slanci e miserie, coraggio e meschinità, in ogni caso con grande umanità (che comprende anche gli animali). 

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