Ha tirato le cuoia a 91 anni stamattina a Milano Don Luigi Verzé, il prete bancarottiere fondatore dell'Ospedale San Raffaele nonché dell'Università Vita-Salute dallo stesso nome. L'unico rimpianto è che questo personaggio non abbia pagato con un solo giorno di galera tutte le operazioni truffaldine che ha messo in piedi nel corso della sua lunga esistenza e che l'avrebbe fatta franca anche questa volta, benché pescato con le mani nel sacco, vista la sua tarda età. Vogliamo ricordarlo così, assieme ai suoi amici e sodali in piacevole relax nella fazenda brasiliana di sua proprietà e con questo post, scritto un anno e mezzo fa, dedicato a chi gli ha tenuto bordone dandogli credibilità e rendendosi sostanzialmente complice. Si intitolava "Gli stupefatti caduti dal pero e gli utili idioti"
Sarà anche vero che tira aria di tramonto di un’epoca, tra vicende da basso impero, decomposizione della classe dirigente e con essa lo sfaldamento dell’intero paese, e che in attesa del crollo dopo nemmeno un ventennio di quella che è stata chiamata con un trito luogo comune Seconda Repubblica, come titola in prima pagina oggi “Il Fatto” riferendosi al Banana, lo stanno mollando proprio tutti, compresi i tifosi del Milan, notoriamente pazienti come Giobbe. Mi chiedo però dove abbiano vissuto finora certi personaggi, che paiono caduti improvvisamente dal pero. Non mi riferisco agli editorialisti del Corriere della Sera come Battista, Franco, Galli della Loggia seguiti dalla schiera di pompieri di pronto intervento di via Solferino, che sembrano accorgersi soltanto ora, ma sempre con la dovuta cautela, che il governo è in sostanza un comitato d’affari (perlopiù illeciti) e che ministri e sottosegretari finora costretti alle dimissioni perché beccati in castagna sono stati scelti da Berlusconi in persona e non dallo Spirito Santo, quanto a persone come la professoressa Roberta De Monticelli, docente di filosofia della persona alla Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, che ha scritto una lettera indignata ai giornali (“Non in mio nome”, che originalità) per lamentarsi del trattamento di favore che l’ideatore e rettore della stessa, Don Luigi Verzè, ha riservato a Barbara Berlusconi, figlia del premier, in occasione del conferimento della laurea (triennale, a 26 anni: non un fulmine di guerra, la ragazzona, nonostante il 110 e lode). Forse la professoressa, peraltro non nuova a episodi di protagonismo, immersa nella speculazione filosofica ha vissuto finora nell’empireo e in sette anni che si trova alle dipendenza di Don Verzè non si è resa conto di chi sia questo signore (conosciuto a Milano anche come Don Merdé, perché capace di trasformare in oro perfino il letame), sodale ieri di Craxi e oggi del suo degno successore Berlusconi, e di cosa sia il San Raffaele. O forse non se lo è mai chiesto. E questo non va certo a suo merito e sua discolpa. Lo sa però perfettamente bene un opportunista di lungo corso come Massimo Cacciari, suo collega nel medesimo ateneo, filosofo prestato alla politica, già parlamentare del fu PCI per due legislature e per dodici anni sindaco di Venezia, periodo per cui non può dirsi esente da responsabilità per la trasformazione della città in una via di mezzo tra un suk mediorientale e Disneyland e della Laguna in un cesso. A proposito dell’instancabile e poliedrico barbudo dall'occhio ceruleo, eccolo affiancare alle sue svariate attività, tra cui insegnare estetica alla università del discusso prete che definisce Berlusconi come un dono di dio all'Italia e tenere saltuariamente sull’Espresso la rubrica “Parole al vento”, testatina quanto mai felicemente programmatica, quella di cofondatore dell’ennesimo “laboratorio di idee” e “movimento” allo stato potenziale (o nascente, come direbbe Alberoni), battezzato Verso Nord, che nel Veneto di Zaia si propone come l’anti-Lega mettendo insieme delusi del Pd e del Pdl, del resto così uguali da distinguerli soltanto per la elle. Quest’altra compagnia di giro, con dichiarate ambizioni da "Terzo Polo", verrà presentata in pompa magna all’inclito pubblico venerdì pomeriggio a Villa Braida di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, un albergone solitamente usato per matrimoni e banchetti di parvenu di provincia, e affittata per l’occasione a questa pattuglia di bagonghi in libera uscita. L’invito a chi transitasse da quelle parti per l’occasione è di spernacchiare e bersagliare di uova marce questi perdigiorno. Mentre Cacciari è una causa persa e non fa che confermasi quello che è sempre stato, un velleitario pseudoprogressista da salotto dalla parlantina brillante e acrobatica, buona per incantare studentesse stordite e signore bene in fregola, arrogante e spocchioso quasi quanto il suo compare e amico D'Alema, in una parola un trombone attaccato al potere e pronto al compromesso, alla improvvida professoressa suggerisco di dimettersi prontamente dal corpo docente del San Raffaele, perché alla resa dei conti, quando questo teatrino buffonesco salterà finalmente per aria e questo Paese tornerà forse in sé riacquistando un minimo di dignità, sarà meglio passare per sprovveduti anziché per complici o utili idioti.
Eh, un 2012 che inizia facendo un po' di pulizia non è così...
RispondiEliminaNon per intromettermi nei progetti di "Sorella Morte" ma se l'evento "funesto" fosse avvenuto un decennio fa l'effetto della disinfestazione lo avremmo già avuto, però non riesco ad immaginare quale!!!
RispondiEliminaBUON 2012 CON TANTI BEGLI EVENTI, TANTA SERENITA' E TANTA E FELICITA'
...e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
RispondiEliminasaranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
sarà, non per fare il dietrologo a tutti i costi, ma a me questo decesso al momento giusto lascia molte perplessità, un autopsietta non avrebbe guastato......
RispondiEliminail segretario
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