venerdì 16 gennaio 2009

Dalle tigri della Malesia ai gatti di Kuching

Sul fiume SarawakKUCHING (Sarawak) - Da anni ormai non esistono più traghetti che collegano la Malaysia peninsulare al Borneo, saggiamente considerate le tempeste che si abbattono con regolarità sul Mar della Cina, tantopiù in periodo di monsoni, e che anche di recente hanno causato l'affondamento di una nave indonesiana con oltre duecento morti, così il volo di un'ora e mezzo che porta dalla moderna ed effervescente Kuala Lumpur alla sonnacchiosa capitale del Sarawak è come se portasse in un'altra dimensione. Non perché a Kuching manchino le comodità, i mezzi tecnoloigici più avanzati o qualsiasi cosa di cui necessiti lo schizoide uomo d'oggi, ma tutto quanto avviene e si muove in maniera molto più rilassata, la gente se la prende comoda, il traffico ha ritmi e consistenza scandinavi, e in qualche modo si ha la sensazione di di vivere non solo al rallentatore ma in un'epoca indefinita, forse anche perché la Seconda Guerra Mondiale ha lasciatoCats in Kuching praticamente intatti gli edifici storici della città, che prese il nome attuale nel 1872 per volere di Charles Brooke, figlio del primo rajah bianco James Brooke (reso celebre in Italia dai romanzi di Salgari), mentre in precedenza era nota come Sarawak, con lo stesso nome dello Stato e del fiume in rtiva al quale sorge. Kuching in malese significa gatto, e qualcosa di felino c'è in questa città sorniona e languida, che però cambia aspetto all'improvviso, con tratti modernissimi che comunque si integrano perfettamente con il resto. A parte l'espetto degli edifici, di coloniale c'è l'atmosfera: ci si sente distanti da un centro ma allo stesso tempo più vicini alla natura, in cui si è immersi più ancora di esserne fagocitati: mi ha subito colpito la coscienza ecologica che uno no si aspetterebbe da queste parti. Credo che altrettanto valga per Saba, l'altra parte di Borneo malese, per il Brunei e per il Kalimantan Indonesiano: chi lo abita, sente di appartenere al Borneo piuttosto che a uno Stato. E qui i conti si fanno con la natura pirima ancora che con il potere costituito che risulta qualcosa di remoto, Astana Kuchingsfumato. Anche la distribuzione etnica è più equilibrata che non sul continente: non solo nessun gruppo prevale sull'altro ma l'integrazione è tale e ben riuscita, per cui sono molto diffusi i matrimoni misti. Ne consegue che anche l'Islam è meno pervasivo che nel resto del Paese e non può essere utilizzato dal potere politico come collante della popolazione malese principalmente in funzione anti-cinese. Tocca a una religione così totalizzante adattarsi all'ambiente, ossia ancora una volta al Borneo.

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