"Sully" di Clint Eastwood. Con Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn e altri. USA 2016 ★★★★
Un fatto realmente accaduto e rimasto nella memoria dei newyorkesi, l'ammaraggio d'emergenza sul fiume Hudson il 15 gennaio del 2009, e l'autobiografia del comandante Chesley "Sully" Sullemberger che ne fu l'autore: storia e scengrafia erano già pronte per una parabola che più eastwoodiana non si può. In questo film c'è tutto il vecchio Clint: l'americano medio che, agendo in base al buon senso e al proprio codice morale fa la cosa giusta anche se volendo cavillare non la più corretta secondo le procedure, e alla fine la ha vinta anche su questa. Il capitano Sullemberger era diventato un eroe per il passeggeri e per i colleghi: il miracolo era stato far planare il velivolo, con 155 persone a bordo, da poco decollato dall'aeroporto La Guardia, dopo che entrambi i motori si erano bloccati in seguito a una collisione con uno stormo di uccelli, sulla superficie del fiume senza che alcuno subisse conseguenze serie, eppure fu messo sotto inchiesta per avventatezza e incompetenza davanti al National Transportation Safety Board che, in base a delle simulazioni fatte su computer, gli aveva contestato di aver messo a repentaglio la sicurezza di viaggiatori ed equipaggio (nonché danneggiato l'aeromobile) anziché tornare alla base o atterrare nel più vicino aeroporto del New Jersey come secondo delle simulazioni effettuare al computer sarebbe stato possibile, rischiando così sia il posto di lavoro sia la pensione. Pur sotto pressione da parte della stampa, tra udienze demenziali e beghe di famiglia, il Nostro non perde mai l'equilibrio e riuscirà a dimostrare quanto sia stato decisivo il "fattore umano", fatto di esperienza, conoscenza, sensibilità e intuito, nei 37 secondi che la commissione riconosce necessari per assumere tutti i dati in possesso dei computer e che, tolti dalla simulazione avrebbero fatto schiantare l'aereo su Manhattan. Un film essenziale, spettacolare la sua parte senza però insistere su questo aspetto, il perfetto stile Eastwood, ancora una volta un maestro a scegliere e dirigere gli attori, tra cui spiccano Tom Hanks nei panni del comandante, in un primo momento assalito anche lui dal dubbio di aver fatto la scelta sbagliata, e Aaron Eckhart in quelli del suo più esuberante vice, fin dall'inizio convinto della giustezza della decisione del suo superiore.
Un fatto realmente accaduto e rimasto nella memoria dei newyorkesi, l'ammaraggio d'emergenza sul fiume Hudson il 15 gennaio del 2009, e l'autobiografia del comandante Chesley "Sully" Sullemberger che ne fu l'autore: storia e scengrafia erano già pronte per una parabola che più eastwoodiana non si può. In questo film c'è tutto il vecchio Clint: l'americano medio che, agendo in base al buon senso e al proprio codice morale fa la cosa giusta anche se volendo cavillare non la più corretta secondo le procedure, e alla fine la ha vinta anche su questa. Il capitano Sullemberger era diventato un eroe per il passeggeri e per i colleghi: il miracolo era stato far planare il velivolo, con 155 persone a bordo, da poco decollato dall'aeroporto La Guardia, dopo che entrambi i motori si erano bloccati in seguito a una collisione con uno stormo di uccelli, sulla superficie del fiume senza che alcuno subisse conseguenze serie, eppure fu messo sotto inchiesta per avventatezza e incompetenza davanti al National Transportation Safety Board che, in base a delle simulazioni fatte su computer, gli aveva contestato di aver messo a repentaglio la sicurezza di viaggiatori ed equipaggio (nonché danneggiato l'aeromobile) anziché tornare alla base o atterrare nel più vicino aeroporto del New Jersey come secondo delle simulazioni effettuare al computer sarebbe stato possibile, rischiando così sia il posto di lavoro sia la pensione. Pur sotto pressione da parte della stampa, tra udienze demenziali e beghe di famiglia, il Nostro non perde mai l'equilibrio e riuscirà a dimostrare quanto sia stato decisivo il "fattore umano", fatto di esperienza, conoscenza, sensibilità e intuito, nei 37 secondi che la commissione riconosce necessari per assumere tutti i dati in possesso dei computer e che, tolti dalla simulazione avrebbero fatto schiantare l'aereo su Manhattan. Un film essenziale, spettacolare la sua parte senza però insistere su questo aspetto, il perfetto stile Eastwood, ancora una volta un maestro a scegliere e dirigere gli attori, tra cui spiccano Tom Hanks nei panni del comandante, in un primo momento assalito anche lui dal dubbio di aver fatto la scelta sbagliata, e Aaron Eckhart in quelli del suo più esuberante vice, fin dall'inizio convinto della giustezza della decisione del suo superiore.
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