mercoledì 10 gennaio 2024

Saltburn

"Saltburn" di Emerald Fennel. Con Barry Keoghan, Jacob Elordi, Rosamund Pike, Richard  E. Grant, Alison Oliver, Archie Medekwe, Carey Mulligan, Sadie Soverall, Richie Cotterell, Millie Kent, Ewan Mitchell, Reece Shearsmith e altri. GB, USA 2023 ★★★+

Uscito in Gran Bretagna a fine estate e negli USA in novembre in seguito al successo ottenuto in patria, Saltburn (che è il nome della tenuta nobiliare che nella realtà si chiama Drayton House e si trova nel Northamptonshire, non molto distante da Cambridge) è stato distribuito in Italia direttamente su Amazon Prime, dove è uno dei film più visti. Film strano, a tratti disturbante, decisamente molto "british", racconta la storia di un'amicizia morbosa tra due ragazzi di estrazione sociale diversa che si trovano a studiare a Oxford, non tanto per il lato omosessuale da parte di Oliver, il personaggio principale, che si vergogna del proprio stato di medio-piccolo borghese tanto da farsi passare per figlio di un drogato e di un'alcolizzata che è capitato lì grazie a una borsa di studio, ma per la sua mefistofelica capacità di manipolazione: un tarlo che si insinuerà nella eccentrica e a tratti disfunzionale famiglia di Felix Catton, il ragazzo bello, nobile, ricco e volubile che ha preso di mira fin dal primo momento in cui lo ha incrociato facendo in modo di diventarne il "protetto". La prima parte, quindi, si svolge nelle stanze, nelle biblioteche, nelle aule e, soprattutto, nei pub della celebre città universitaria, che vede la nascita dell'inconsueta relazione tra i due, che più diversi non potrebbero essere, per poi spostarsi a Saltburn, nella sontuosa tenuta dei Catton, dove Felix invita Oliver a trascorrere l'estate e "sentirsi come a casa sua". Detto e fatto, perché coi suoi modi subdoli e suadenti, spinto da un odio/amore che è un propellente di una potenza inaudita, alla fine di una vicenda a suo modo lineare e credibile ovviamente solo nell'ambito della plausibilità creata dal portare all'estremo la stravaganza dei vari personaggi dell'entourage dei Catton, il caro Ollie finirà anni dopo, di ereditare la sontuosa magione. Il come, lo racconterà sul letto dove giace in coma farmacologico, a Espeth, la madre di Felix, prima di staccarle la spina. Sì, perché, dopo che in quell'estate ha seminato morte uccidendo (non scoperto) Felix, poi la sorella Venetia, infine facendo schiattare dal dolore perfino James, il padre di Felix, che lo aveva allontanato da Saltburn, individuando in lui la causa delle disgrazie piovute sulla famiglia dopo la sua apparizione, dietro nutrito compenso, lui aveva continuato la sua opera aggirando Espeth, che non ne aveva intuito la pericolosità, la quale gli aveva chiesto di assisterla e prendersi cura di Saltburn. E lui ha mantenuto la promessa, a modo suo. Film "gotico", se vogliamo, con aspetti grotteschi e uno sfondo di humour nero nonché qualche scena abbastanza disgustosa, deve molto del suo successo a come sono stati imbroccati gli interpreti principali, in particolare Barry Keoghan/Oliver, già repulsivo di suo con quell'aspetto da pitbull e quindi perfettamente in ruolo; così Rosamund Pike, sempre a suo agio nella parte di donne ambigue e inquietanti, e Richard E. Grant nei panni di James Catton, e Alison Oliver in quelli di Venetia, la sorella di Felix, a cui dà il volto, e poco altro, il bellone di turno, Jacob Elordi. Alla fine, un film che vale la pena vedere proprio per la prestazione degli attori oltre che per le ambientazioni, e che per alcuni aspetti mi ha ricordato il magnifico Parasite, peraltro anch'esso disponibile sulla stessa piattaforma. 

1 commento:

  1. Keoghan è bravo nel recitare la parte del disturbato, come nel "Il sacrificio del cervo sacro" o "Gli Spiriti dell'isola". Un clichè che tuttavia rischia di incaternarlo in ruoli del genere visti i precedenti e questo film.

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