mercoledì 27 marzo 2013

Oblivion Show 2.0 / Il Sussidiario

"Oblivion Show 2.0 / Il Sussidiario". Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. Regia di Gioele Dix, testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda, musiche di Lorenzo Scuda, Coreografia di Francesca Folloni, luci di Raffaele Perin e Claudio Tappi. Coproduzione Malguion srl e Il Rossetti- Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. Al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN), stasera alle 21 al Teatro Ristori di Cividale del Friuli
Devo ringraziare un mio caro amico che l'altroieri mi consigliava vivamente lo spettacolo di questo ensemble di solisti formidabili che si definiscono "madrigalisti post moderni", diventati famosi, dopo anni di gavetta, con il micro musical "I promessi sposi in dieci minuti" diffuso su You Tube in un video che è diventato di culto in rete e consacrati anche in TV su "Zelig".  Diffido in genere di personaggi che devono il loro successo grazie al passaggio ossessivo in TV col rischio di diventare dei tormentoni, ma non è il caso di questi artisti completi, di solida formazione musicale, vocale, teatrale, mimica al contempo. "Il dottore", loro suiveur e sostenitore della prima ora, che me li segnalati è un formidabile cazzaro ma anche un vero intenditore nonché musicista di buon livello a sua volta e dunque affidabile: aveva ragione. Conoscevo "I promessi sposi", da sbellicarsi dal ridere e riproposto ieri sera come bis, in 10' esatti mentre sullo sfondo scorre il count down sulle immagini di un filmato di fan che ne ripropongono le scene (un po' alla "Rocky Horror Picture Show"), ma è l'intero spettacolo, un compendio di ciò che il gruppo bolognese è capace di fare, a mantenersi sullo stesso livello di arguzia, ritmo, presenza scenica, citazioni anche colte e raramente banali, rivisitazione del musical, del cabaret, nonché della colonna sonora degli anni sessanta e settanta italiani ma non solo, andando ancora più indetto nel tempo (il Quartetto Cetra fra i loro dichiarati "numi tutelati, assieme a Gaber, Rodolfo De Angelis e i Monty Python). Sistemati anche Dante con "L'Inferno" e "Pinocchio", entrambi in versione di 6', e assemblati Lady Gaga con Bach, Morandi con i Queen, non è mancata la demenza pura in una parodia "Bollywoodiana" del "fare yoga" e nelle rivisitazioni delle Hit Parade dei tempi di Lelio Luttazzi (stupefacente fino a un certo punto che abbiano successo anche tra i giovani di oggi, visto il livello penoso della produzione musicale attuale) raggiungendo però a mio parere il culmine con l'esibizione delle due donne del gruppo come "Vocalist" e "Consonantist", riuscendo a cantare in questa maniera "Nel blu dipinti di blu". Sala stracolma, applausi calorosi, uno spettacolo esilarante, da raccomandare se si vuole divertirsi con gente che da fare il proprio lavoro.

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