Ad Alessandro Profumo, l'ex amministratore delegato di Unicredit silurato nel settembre scorso per manifesta incapacità dopo aver mandato in crisi la maggiore banca italiana (ma gratificato con una vergognosa buonuscita da 40 milioni di € di cui due, cara grazia, versate in beneficenza a Don Colmegna) non ne va bene una: dove arriva scoppia un casino, naturalmente a sua insaputa. "Non sapevo di questa inchiesta quando mi hanno proposto la presidenza", ha dichiarato ieri dopo che 150 finanzieri hanno setacciato tutti i palazzi del potere di Siena: come no! Premiato per la sua dedizione alla causa del PD con la presidenza del Monte dei Paschi di Siena, si è ritrovato tra le mani non solo lo sfascio della più vecchia banca del mondo, ma dell'intero Sistema Siena, che con Livorno si contende il titolo di roccaforte rossa, da sempre feudo dell'ex PCI-PDS-DS. Sì: quelli che nell'estate del 2005 tifavano per la scalata di BNL da parte dell'Unipol insieme ai "Furbetti del quartierino": "Vai avanti, facci sognare", così D'Alema incitava Giovanni Consorte, come se assistesse a una partita della "Maggica" dal suo scranno in tribuna VIP all'Olimpico, "Abbiamo una banca?" si chiedeva, incredulo, l'allora segretario DS Piero Fassino, dimenticandosi che una banca il partito ce l'aveva già ed era il MPS, che controllava di fatto attraverso l'amministrazione comunale e la Fondazione Monte Paschi. Una cuccagna che permetteva di finanziare tutte le attività (e passività) cittadine con un puntuale ritorno di voti. Fino all'incauto acquisto, nel 2007, del Banco Ambroveneto a 10 miliardi di Euro dal Banco Santander che a sua volta ne aveva sborsati 6 qualche mese prima. Col risultato che un'azione MPS che era quotata allora 3 € ne vale oggi poco più di un decimo. E così la festa è finita. C'è chi si chiede se Profumo riuscirà a portare a termine l'opera del suo predecessore Giuseppe Mussari, di portare al disfacimento il glorioso Monte, che prosperava dall'anno in cui Colombo sbarcò in America: visti i suoi precedenti, è l'uomo giusto al posto giusto. Con la benedizione degli esperti economici del partito degli zombie.
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