mercoledì 29 marzo 2023

Delta

"Delta" di Michele Vannucci. Con Alessandro Borghi, Luigi Lo Cascio, Greta Esposito, Emilia Scarpati, Denis Fasolo, Marius Bizau, Sergio Romano e altri. Italia 2022 ★★★★

Di Michele Vannucci mi ero perso il film d'esordio, Il più grande sogno, uscito nel 2016, ma mi riprometto di recuperarlo dopo aver visto Delta, il suo secondo lungometraggio, una sorta di western contemporaneo, come l'ha definito lui stesso, una storia di confine, e quindi di contrasti, dove il protagonista assoluto è il fiume, il delta appunto del Po, dove acqua e terra si confondono nel livido cielo invernale carico di umidità, un microcosmo del tutto particolare, che solo raramente si è visto sullo schermo (ricordo però Il risveglio del fiume segreto - In viaggio sul Po con Paolo Rumiz, del 2012). E' qui che si svolge la vicenda che si incentra sullo scontro fra due comunità: quella dei pescatori locali, che hanno dato vita a un'associazione ambientalista per la salvaguardia del fiume dall'inquinamento industriale, capeggiata da Osso (Lo Casio), una guardia fluviale volontaria che lavora alle chiuse, razionale, protettivo nei confronti della sorella Nina, e quella di un gruppo di bracconieri rumeni, che pesca di frodo utilizzando delle batterie per auto per fulminare i pesci attraverso scariche e rivenderli a prezzo stracciato sul mercato ittico locale: a loro volte provengono dal delta del Danubio, da dove sono stati scacciati per la loro attività e sono capeggiati da Elia (Borghi), un misterioso uomo nato in Italia ma che in Romania  ha trovato la sua famiglia adottiva, portandola qui. Agiscono di nascosto e cominciano a circolare voci sull'apparizione improvvisa di fantasmi, ma i locali non tardano a scoprirli e a stanarli. Gli "intrusi" sarebbero anche disposti ad andarsene, ma solo dopo essere stati pagati da chi dirige il traffico e non vuole nemmeno pagare la miseria di quanto concordato: il gestore del bar della zona, nonché sede dell'associazione, che rimane ucciso mentre Elia va a reclamare il dovuto e che agisce per legittima difesa sua e della ragazza che lavora nel locale (e che è lpex compagna di Osso). Da lì comincia una spettacolare caccia all'uomo nei meandri del delta che vede protagonista tutta la popolazione locale, tra i più arrabbiati c'è proprio Nina, nonché le forze di polizia, di cui non è il caso di svelare i dettagli; sempre per rimanere nel film di genere (siamo nel territorio del western trasposto nell'Italia di oggi, con incursioni nel territorio film d'azione, del noir e del dramma, come nella migliore tradizione di Groenlandia, la casa di produzione fondata da Matteo Rovere e Sydney Sibilia a cui si deve il film), la situazione non può che degenerare, ci saranno altri morti, la caccia prosegue giorni per giorni e giorni e il braccato ormai è regredito a uno stato pressoché animalesco, e secondo i canoni alla fine i due protagonisti, o contendenti, si fronteggiano nel duello finale, la resa dei conti dopo un viaggio di entrambi che è sia fisico, lungo i misteriosi canali del delta, sia personale, in cui hanno scoperto, specie Osso, delle parti della propria personalità  che ignoravano, o non erano venuta a galla. Lo Cascio e Borghi non si discutono, anche se nel caso di quest'ultimo, che ha pochi rivali ad esprimersi anche unicamente attraverso la fisicità, sarebbe il caso di affidargli anche ruoli che non finiscano per farne uno stereotipo. La fotografia è superba, il racconto coinvolgente, teso, fluido; qualche appunto è stato fatto sulla sceneggiatura, specie sul fatto che il retroterra dei personaggi non sia stato sufficientemente approfondito ma non concordo: ce lo si può tranquillamente immaginare, se si desidera, perché gli elementi di base per farlo ci sono tutti, evitando "spiegoni" fuori luogo che nulla hanno a che fare con lo scopo del film, che è quello di raccontare due comunità che si incontrano e scontrano, impersonificate dai due antagonisti, in un luogo tanto misterioso quanto suggestivo, dove accadono fatti che sfuggono al controllo, anche se si possono ricondurre all'eterna guerra tra poveri che finisce inevitabilmente in tragedia. 

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