"The Nice Guys" di Shane Black. Con Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer, Margaret Qualley, Kim Basinger e altri. USA 2016 ★★★★
Film spumeggiante, divertente, allegramente confusionario ma non innocuo e con una sua morale: contro i "poteri forti" che si annidano proprio tra chi dovrebbe garantire e difendere il cittadino dai soprusi, e contro chi ha definitivamente deturpato, rendendola ancora più inquinata e invivibile, Los Angeles, una città del tutto artificiale nata in partenza per soddisfare le brame di speculatori di ogni genere: di terreni, di acque, immobiliari in generale. Protagonisti di una vicenda che ha sullo sfondo la figura di Amelia, una giovane attrice porno misteriosamente sempre in fuga, sono due detective che inizialmente si trovano su fronti opposti: uno, Healey, un corpulento irlandese che risolve tutto a cazzottoni, impersonato da Russell Crowe, ingaggiato dalla ragazza per proteggerla; l'altro, March, esile, stranito e imprevedibile, che si rialza ogni volta come un misirizzi, interpretato da Ryan Gosling, incaricato di trovarla: man mano si troveranno dalla stessa parte, a risolvere un caso complicato che vede assassinati via via tutti i personaggi, dagli interpreti al regista al produttore, che ruotano attorno al film porno che vede protagonista Amelia, che si scoprirà essere un'ecologista ante litteram (siamo a metà degli anni Settanta, quando a LA si respira ancora qualche refolo di Flower Power ed echeggia tanta buona musica, altro punto forte della pellicola), film che ne maschera però anche un altro, su cui i "cattivi" vogliono mettere le mani: mi fermo qui per evitare sgradevoli spoiler. La classica "strana coppia" (finiranno per entrare in società che ha per nome il titolo del film: premessa per un sequel?) è fatta apposta per integrarsi a vicenda e, come i loro personaggi, lo stesso capita a Crowe e Gosling, perfettamente complementari, così come lo erano, a livelli diversi, Lemmon e Matthau o Spencer e Hill, e benché il film sia felicemente farsesco, i personaggi risultano assolutamente credibili: a integrare ulteriormente la coppia, e a rappresentare in definitivamente la mente più acuta facendola diventare di fatto un trio, la figlia tredicenne di March, la deliziosa Angourie Rice, cui non fatico a predire una brillante carriera. Curiosamente, nessuno dei tre attori principali è statunitense: Gosling è canadese, Crowe neozelandese e cresciuto in Australia, dov'è nata e cresciuta anche Angourie. Regia briosa, ritmi sincopati, colpi di scena e buon umore assicurato ne fanno un film ideale per l'estate.
Film spumeggiante, divertente, allegramente confusionario ma non innocuo e con una sua morale: contro i "poteri forti" che si annidano proprio tra chi dovrebbe garantire e difendere il cittadino dai soprusi, e contro chi ha definitivamente deturpato, rendendola ancora più inquinata e invivibile, Los Angeles, una città del tutto artificiale nata in partenza per soddisfare le brame di speculatori di ogni genere: di terreni, di acque, immobiliari in generale. Protagonisti di una vicenda che ha sullo sfondo la figura di Amelia, una giovane attrice porno misteriosamente sempre in fuga, sono due detective che inizialmente si trovano su fronti opposti: uno, Healey, un corpulento irlandese che risolve tutto a cazzottoni, impersonato da Russell Crowe, ingaggiato dalla ragazza per proteggerla; l'altro, March, esile, stranito e imprevedibile, che si rialza ogni volta come un misirizzi, interpretato da Ryan Gosling, incaricato di trovarla: man mano si troveranno dalla stessa parte, a risolvere un caso complicato che vede assassinati via via tutti i personaggi, dagli interpreti al regista al produttore, che ruotano attorno al film porno che vede protagonista Amelia, che si scoprirà essere un'ecologista ante litteram (siamo a metà degli anni Settanta, quando a LA si respira ancora qualche refolo di Flower Power ed echeggia tanta buona musica, altro punto forte della pellicola), film che ne maschera però anche un altro, su cui i "cattivi" vogliono mettere le mani: mi fermo qui per evitare sgradevoli spoiler. La classica "strana coppia" (finiranno per entrare in società che ha per nome il titolo del film: premessa per un sequel?) è fatta apposta per integrarsi a vicenda e, come i loro personaggi, lo stesso capita a Crowe e Gosling, perfettamente complementari, così come lo erano, a livelli diversi, Lemmon e Matthau o Spencer e Hill, e benché il film sia felicemente farsesco, i personaggi risultano assolutamente credibili: a integrare ulteriormente la coppia, e a rappresentare in definitivamente la mente più acuta facendola diventare di fatto un trio, la figlia tredicenne di March, la deliziosa Angourie Rice, cui non fatico a predire una brillante carriera. Curiosamente, nessuno dei tre attori principali è statunitense: Gosling è canadese, Crowe neozelandese e cresciuto in Australia, dov'è nata e cresciuta anche Angourie. Regia briosa, ritmi sincopati, colpi di scena e buon umore assicurato ne fanno un film ideale per l'estate.
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