"Money Monster - L'altra faccia del denaro" (Money Monster) di Jodie Foster. Con George Clooney, Julia Roberts, Jack O'Connell, Caitriona Balfe, Dominic West e altri. USA 2016★★★½
Un film che ha qualcosa del "già visto", ma che ha comunque il merito di affrontare in maniera credibile ed efficace, per quanto paradossale e a tratti apparentemente caricaturale, il tema della virtualità e illusorietà di due mondi a stretto contatto, quello dell'informazione spettacolarizzata e quello della finanza. Lee Gates (un Clooney in gran forma e perfetto nel ruolo) è un giornalista-intrattenitore televisivo che commenta l'andamento della borsa e propina "consigli per gli acquisti" in tal senso, un superficiale, sostanzialmente un cialtrone, che si guarda bene dall'analizzare con un minimo di professionalità quel che combinano i gestori dei vari fondi d'investimento che promuove con le sue arti di imbonitore. Un bel giorno, durante il suo programma-show, irrompe nello studio Kyle, un giovane squinternato che, seguendo i suoi suggerimenti, ha perso tutti i suoi risparmi e, sotto la minaccia di una pistola e facendogli indossare un giubbotto imbottito di esplosivo, lo costringe a proseguire la diretta, sotto la guida della sua produttrice Patty Fenn, interpretata da una Julia Roberts particolarmente efficace, e a fornire le spiegazioni di ciò che è accaduto ossia, sostanzialmente, di svolgere per una volta seriamente il proprio lavoro di giornalista: fare domande e scoprire la verità invece di fare il pagliaccio. Lee e soprattutto Patty riescono alla fine a ricostruire i movimenti fraudolenti del finanziere imbroglione e a costringerlo a confessare le sue malefatte, ma Jodie Foster, che è una regista intelligente, fa capire chiaramente che lo fanno soltanto perché minacciati e non certo per vocazione e serietà professionale, perché questo è il giornalismo, oggi, specialmente quello televisivo, negli USA come ovunque: prostituzione intellettuale, come la definiva efficacemente qualcuno di mia conoscenza. Una pellicola d'intrattenimento intelligente, con alcune trovate divertenti, scambi di battute vivaci e taglienti, di buon ritmo e con due star che meritano il cachet, mentre molto meno nella parte è Jack O'Connell nei panni del giovane investitore spennato.
Un film che ha qualcosa del "già visto", ma che ha comunque il merito di affrontare in maniera credibile ed efficace, per quanto paradossale e a tratti apparentemente caricaturale, il tema della virtualità e illusorietà di due mondi a stretto contatto, quello dell'informazione spettacolarizzata e quello della finanza. Lee Gates (un Clooney in gran forma e perfetto nel ruolo) è un giornalista-intrattenitore televisivo che commenta l'andamento della borsa e propina "consigli per gli acquisti" in tal senso, un superficiale, sostanzialmente un cialtrone, che si guarda bene dall'analizzare con un minimo di professionalità quel che combinano i gestori dei vari fondi d'investimento che promuove con le sue arti di imbonitore. Un bel giorno, durante il suo programma-show, irrompe nello studio Kyle, un giovane squinternato che, seguendo i suoi suggerimenti, ha perso tutti i suoi risparmi e, sotto la minaccia di una pistola e facendogli indossare un giubbotto imbottito di esplosivo, lo costringe a proseguire la diretta, sotto la guida della sua produttrice Patty Fenn, interpretata da una Julia Roberts particolarmente efficace, e a fornire le spiegazioni di ciò che è accaduto ossia, sostanzialmente, di svolgere per una volta seriamente il proprio lavoro di giornalista: fare domande e scoprire la verità invece di fare il pagliaccio. Lee e soprattutto Patty riescono alla fine a ricostruire i movimenti fraudolenti del finanziere imbroglione e a costringerlo a confessare le sue malefatte, ma Jodie Foster, che è una regista intelligente, fa capire chiaramente che lo fanno soltanto perché minacciati e non certo per vocazione e serietà professionale, perché questo è il giornalismo, oggi, specialmente quello televisivo, negli USA come ovunque: prostituzione intellettuale, come la definiva efficacemente qualcuno di mia conoscenza. Una pellicola d'intrattenimento intelligente, con alcune trovate divertenti, scambi di battute vivaci e taglienti, di buon ritmo e con due star che meritano il cachet, mentre molto meno nella parte è Jack O'Connell nei panni del giovane investitore spennato.
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