giovedì 7 giugno 2012

Ciliegine

"Ciliegine" di Laura Morante. Con Laura Morante, Pascal Elbé, Isabelle Carré, Samir Guesmi, Patrice Thibaud. Francia/Italia 2012 ★★★
Dopo la visione di quella orrenda cagata di La guerra è dichiarata, avevo urgente bisogno di riconciliarmi col cinema, in particolare con quello transalpino, in verità mai particolarmente amato, e alla bisogna ha provveduto questa aggraziata e per certi aspetti sorprendente opera prima della bella tenebrosa del cinema italiano, Laura Morante, all'esordio in regia, che ha confezionato un film lieve, garbato, ironico, ben recitato, dotato di buon ritmo e con i tempi giusti: 80 minuti di divertissement intelligente. Film molto francese, con un classica commedia degli equivoci, che si ispira a Resnais e nelle citazioni psicanalitiche ricorda il Woody Allen dei tempi migliori, pieno di ciàcole ma gradevoli, con gli interpreti che non si parlano l'uno sull'altro, racconta di come la nevrotica i incontentabile Amanda (Morante), affetta secondo il marito psicanalista di Florence, la sua migliore amica (la brava e dolce Isabelle Carré), da androfobia, si lasci finalmente andare e si innamori di Antoine, credendolo omosessuale. Più precisamente cadono nella trappola di "psichiatria ludica" che lo psicanalista e un collaboratore, questo sì gay, di Antoine tendono ad Amandola, lasciandola nell'equivoco e suscitando la sua gelosia nei confronti del falso compagno del melanconico e serioso Antoine. Tutti bravi, a cominciare dall'attrice-regista, che in un ruolo brillante risulta molto più convincente e a suo agio della sua collega Isabelle Huppert in un film per certi aspetti simile, uscito abbastanza di recente: Il mio migliore incubo, sicuramente meno riuscito di questa gustosa "ciliegina".

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