sabato 2 aprile 2022

Licorice Pizza

"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson. Con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Bradley Cooper, Tom Waits, Bennie Safdie, Christine Ebersole, Maya Rudolph a altri. USA 2021 ★★★★

Se si desidera un film divertente, rilassante, ben girato, ottimista, sentimentale senza mai essere melodrammatico, con quel pizzico di nostalgia dei bei tempi passati, nei magnifici anni Settanta, quando oltre a coltivare speranze per un futuro migliore si produceva ancora musica vera (a questo e non altro si riferisce il titolo presuntamente misterioso: in gergo locale losangelino, era il nome dato ai Long Playing, ossia 33 giri in vinile, dal colore e dalle dimensioni, per l'appunto, simili a quelli di una pizza alla liquirizia), questo è il film da vedere, al momento. Paul Thomas Anderson, talentuoso quanto versatile regista abituato a destreggiarsi con uguale abilità e successo tra un genere e l'altro senza fossilizzarsi e perdere la freschezza del racconto e l'ispirazione, è una garanzia in tal senso, e la storia delle varie fasi della nascita di un amore all'apparenza improbabile quanto invece profondo è pane per i suoi denti e un modo per rendere omaggio all'epoca d'oro di quella San Fernando Valley (Encino per la precisione), periferia della Los Angeles meno glamour ma più autentica, dove lui stesso è nato e cresciuto, così come la sorprendente Alana Haim, chitarrista di un gruppo rock, le Haim, assieme alle due sorelle (che compaiono anche qui) la quale interpreta Alana Kane, una venticinquenne assistente fotografa, oggi si direbbe "precaria", di cui Gary Valentine (l'altrettanto esordiente Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour, di cui sembra la reincarnazione), giovane attore di successo quindicenne, si innamora a prima vista in occasione degli scatti per il tradizionale album del liceo che frequenta: il lungo piano sequenza iniziale durante il quale il ragazzo, logorroico quanto intraprendente e cocciuto, cerca di convincere la più anziana e ben scaltra Alana a uscire a cena con lui perché il loro è stato l'incontro del destino, merita da solo il biglietto. Strano ma vero, avrà ragione lui, ma per arrivarci la relazione attraverserà varie fasi che, chi è in grado di ricordare obiettivamente la propria adolescenza e giovinezza, saprà riconoscere bene. Gary non è solo una star di programmi (condotti da tale Lucy Dolittle) e spot pubblicitari per teenager, e Alana diventerà la sua accompagnatrice, in quanto maggiorenne, ma è pieno di idee e sempre assieme a lei mette in piedi un'impresa per la vendita e il montaggio di letti con materassi ad acqua, sempre coadiuvato da suoi coetanei, e quando questo andrà a monte, per un increscioso quanto divertente incidente (protagonista un esilarante Bradley Cooper nei panni del produttore e compagno di Barbra Streisand, Jon Peters), aprirà una sala giochi dove sono ammessi minorenni dopo aver saputo per vie traverse (insider trading?) che i flipper (i vecchi, gloriosi flipper, altro che i videogiochi!) sarebbero stati legalizzati in California. Siamo nel 1973, Nixon è il presidente che sta cercando di chiudere la guerra del Vietnam, l'anno è quello della crisi petrolifera e la benzina scarseggia anche negli USA e sulla West Coast; la San Fernando Valley in cui è ambientata la vicenda sembra abitata quasi unicamente da giovani ed è solo lambita dai personaggi che frequentano la vicina Hollywood, il mondo del cinema che comunque entra a far parte della storia attraverso un altro personaggio, Jack Holden (Sean Penn) e il suo sodale interpretato da Tom Waits in un cameo, e sono gli unici personaggi adulti del film: Alana è a metà strada, sulla via di diventarlo, ma ne rimarrà talmente schifata da preferire le fanfaronate ma anche la sincerità di fondo di Gary, nonostante la differenza d'età. Ecco, vi ho anticipato lo happy end, ma quello comunque fa parte del gioco (e qui ci vuole proprio), però assicuro a chi legge che averlo svelato non nuocerà per nulla alla visione. Una volta tanto che l'abusata frase "andrà tutto bene" ha un esito non nefasto...  

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