...che evacuassero anche dall'Europa e dalle altre parti del mondo dove sono "ospiti" indesiderati |
Prima Harvey in Texas; ora Irma, lo spaventoso uragano che, dopo aver devastato le isole minori dei Caraibi, facendo 13 vittime (meno del doppio di quelle che ha mietuto un semplice nubifragio a Livorno la notte scorsa) e danneggiato le ville dei VIP di cui ci ha ampiamente informato la stampa nazionale (per la serie "anche i ricchi piangono", perfino Richard Branson e Donald Trump, poaréti), risalendo dalle Keys sta impattando su Miami e il resto della Florida, con sette milioni di abitanti che hanno ricevuto l'ordine di evacuazione (un esodo biblico!): da dieci giorni sono il titolo di apertura di Radio Capital, l'emittente del Gruppo Stampubblica diretta da Vittorio Zucconi, storico corrispondente da Washington del giornale scalfariano, cui s'accompagnano le disquisizioni onanistiche dell'altro suo collega di scuderia incaricato di spiegarci Lammerica e renderci partecipi delle sue grandi virtù, drammi e contraddizioni, Federico Rampini, le cui bretelle si vedono anche attraverso l'etere e la cui voce chioccia trapana i timpani perfino a ottomila chilometri (pardon: 5000 miglia) di distanza. Non che altri media nazionali si risparmino, ma il parossismo di Capital raggiunge vette inarrivabili: peccato che sia anche la radio che trasmette la musica più decente nel panorama italiano, altrimenti l'avrei già oscurata da tempo. Ma con questa storia delle emergenze meteorologiche USA, che fanno il paio con le dotte argomentazioni con cui questo duetto di "esperti" spiegava a noi poveri nesci (italiani) per quale motivo gli elettori statunitensi avrebbero dovuto votare per la Clinton anziché per l'attuale presidente, manco avessimo possibilità di intervenire nella scelta del Comandante Supremo, hanno talmente rotto i coglioni che viene spontaneo invocare Forza Irma e che il suo vortice li risucchi, bretelle comprese, proiettandoli nella stratosfera: magari si danno una calmata.
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