"Solo gli amanti sopravvivono" (Only Lovers Left Alive) di Jim Jarmusch. Con Tom Hiddlestone, Tidla Swinton, Anton Yelchin, Mia Wasikowska, John Hurt, Jeffrey Wright, jasmine Hamdan e altri. GB, Germania, Francia, Cipro, USA 2013 ★★★★★
Presentato l'anno scorso a Cannes, esce soltanto ora nelle sale italiane, con incomprensibile ritardo, questo film suggestivo, delicato, per nulla macabro, che attraverso la storia d'amore che dura da secoli tra due vampiri, parla metaforicamente dell'attuale epoca di disfacimento, di un sistema impazzito e giunto a un punto di non ritorno, effetto di una perdita totale di coscienza di sé, che ha ridotto gli umani a esseri senz'anima, un esercito di zombie che ha inquinato ormai il pianeta intero, dall'acqua all'aria al sangue stesso, diventato indigesto per gli stessi vampiri, rimasti pressoché unici testimoni della memoria e della bellezza, costretti ad approvvigionassi di plasma DOC e selezionato presso laboratori specializzati e medici compiacenti. I protagonisti di questa poetica storia d'amore si chiamano, significativamente, Adam ed Eve, lui malinconico, pessimista, musicista e collezionista di bellissima chitarre d'epoca, autore anonimo di ispirati brani di musica elettronica, che vive isolato in un vecchio edificio di Detroit, città ormai fantasmatica, simbolo del collasso del capitalismo industriale (la "centrale operativa" degli zombie ormai è diventata Los Angeles) ma anche centro musicale di primaria importanza, e il cui pressoché unico contatto con l'esterno è un giovane appassionato come lui di strumenti musicali e marchingegni elettronici; lei, raffinata, eterea, ben disposta verso l'esistenza, vive a Tangeri, in una bellissima casa arredata con estrema cura, stracolma di libri in tutte le lingue che legge avidamente e testimonianze di genio artistico di vario genere, che trascorre le giornate in compagnia del poeta maledetto Christopher "Kit" Marlowe, suo fornitore di sangue non infetto, al caffè "Mille e una notte". Quando Eve si accorge che Adam sta cedendo alla depressione (tanto che si è perfino fatto costruire un proiettile di legno, versione tecnologica del paletto di legno con cui trafiggere il cuore e opre definitivamente fine all'esistenza del vampiro) decide di raggiungerlo per distoglierlo dai suoi intenti, ma il senso di pace svanisce e gli eventi precipitano con l'inopinato ritorno sulla scena della sorella minore di lei, una giovane vampira squinternata e irresponsabile, che rovinerà il tutto "bevendosi" il giovane collaboratore di Adam (grandiosa l'idea di affidarne il ruolo a Mia Wasikowska, peraltro bravissima, il cui solo aspetto suscita un'insopprimibile senso di fastidio e irritazione) e costringendoli a riparare a Tangeri, dove nel frattempo la fonte di approvvigionamento viene meno con la morte di "Kit", per cui i due eterni amanti dovranno provvedere altrimenti per sopravvivere... Tilda Swinton e Tom Hiddlestone sono magnifici; idea, sceneggiatura, colonna sonora di un film, visto l'argomento, completamente notturno, perfetti: un caso più unico che raro di poesia underground per immagini e suoni, il gradito ritorno, non abbastanza sottolineato di un artista geniale come Jim Jarmusch.
Presentato l'anno scorso a Cannes, esce soltanto ora nelle sale italiane, con incomprensibile ritardo, questo film suggestivo, delicato, per nulla macabro, che attraverso la storia d'amore che dura da secoli tra due vampiri, parla metaforicamente dell'attuale epoca di disfacimento, di un sistema impazzito e giunto a un punto di non ritorno, effetto di una perdita totale di coscienza di sé, che ha ridotto gli umani a esseri senz'anima, un esercito di zombie che ha inquinato ormai il pianeta intero, dall'acqua all'aria al sangue stesso, diventato indigesto per gli stessi vampiri, rimasti pressoché unici testimoni della memoria e della bellezza, costretti ad approvvigionassi di plasma DOC e selezionato presso laboratori specializzati e medici compiacenti. I protagonisti di questa poetica storia d'amore si chiamano, significativamente, Adam ed Eve, lui malinconico, pessimista, musicista e collezionista di bellissima chitarre d'epoca, autore anonimo di ispirati brani di musica elettronica, che vive isolato in un vecchio edificio di Detroit, città ormai fantasmatica, simbolo del collasso del capitalismo industriale (la "centrale operativa" degli zombie ormai è diventata Los Angeles) ma anche centro musicale di primaria importanza, e il cui pressoché unico contatto con l'esterno è un giovane appassionato come lui di strumenti musicali e marchingegni elettronici; lei, raffinata, eterea, ben disposta verso l'esistenza, vive a Tangeri, in una bellissima casa arredata con estrema cura, stracolma di libri in tutte le lingue che legge avidamente e testimonianze di genio artistico di vario genere, che trascorre le giornate in compagnia del poeta maledetto Christopher "Kit" Marlowe, suo fornitore di sangue non infetto, al caffè "Mille e una notte". Quando Eve si accorge che Adam sta cedendo alla depressione (tanto che si è perfino fatto costruire un proiettile di legno, versione tecnologica del paletto di legno con cui trafiggere il cuore e opre definitivamente fine all'esistenza del vampiro) decide di raggiungerlo per distoglierlo dai suoi intenti, ma il senso di pace svanisce e gli eventi precipitano con l'inopinato ritorno sulla scena della sorella minore di lei, una giovane vampira squinternata e irresponsabile, che rovinerà il tutto "bevendosi" il giovane collaboratore di Adam (grandiosa l'idea di affidarne il ruolo a Mia Wasikowska, peraltro bravissima, il cui solo aspetto suscita un'insopprimibile senso di fastidio e irritazione) e costringendoli a riparare a Tangeri, dove nel frattempo la fonte di approvvigionamento viene meno con la morte di "Kit", per cui i due eterni amanti dovranno provvedere altrimenti per sopravvivere... Tilda Swinton e Tom Hiddlestone sono magnifici; idea, sceneggiatura, colonna sonora di un film, visto l'argomento, completamente notturno, perfetti: un caso più unico che raro di poesia underground per immagini e suoni, il gradito ritorno, non abbastanza sottolineato di un artista geniale come Jim Jarmusch.
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