domenica 8 dicembre 2013

TetrAgonia

Si celebra oggi, con grande squillo di trombe mediatiche, il rito delle "primarie aperte" del PD, per sceglierne il segretario. Domina il disinteresse generale e l'unica incognita sembra essere l'affluenza ai 9000 gazebi sparsi sul territorio nazionale. La soglia minima per non parlare di flop è fissata sui 2 milioni di votanti (così riporta Repubblica, l'organo ufficiale del PD, e conferma il CoreSera, che è invece la gazzetta governativa per eccellenza): si tratterebbe di un vero miracolo per gli zombie e la certificazione dell'esistenza di un tale numero di illusi e smemorati convinti di rappresentare la sinistra in questo Paese. Per quanto mi riguarda, sotto il milione e mezzo brinderei con uno spumante e se fossero soltanto un milione o giù di lì stapperei lo champagne: significherebbe che tanta brava gente si è risvegliata dal letargo e abbia guardato in faccia la realtà. Sempre che alla fine non vinca Civati, perché sarebbe l'unico a poter tenere in vita quanto rimane di vagamente di sinistra nel PD, ma sono ottimista e mi auguro un trionfo di Renzie con una miserrima partecipazione al voto: garanzia per la dissoluzione finale degli zombie entro un brevissimo arco di tempo e giusta punizione per i veterocomunisti, quella di morire democristiani. Sì, perché è con il partito che fu di Togliatti, il politicante italiano più abietto, arrogante, cinico, falso e opportunista del secolo scorso che ho dei conti in sospeso. In un Paese di smemorati, dove da duemila anni imperversa una chiesa che si identifica col potere, e da cui derivano i vizi storici degli italiani e la loro incapacità di farsi comunità prima ancora che Stato, un secolo fa, all'ultima incarnazione dell'eterno spirito nazionale, quello clerico-fascista e poi democristiano, si è aggiunto l'equivoco comunista. E la prima cosa che si rimuove è il passato. Dogmatici e integralisti, DC e PCI furono entrambi partiti a vocazione totalitaria (di massa, si blaterava un tempo): da qui l'irriducibile vocazione all'inciucio, altro che "bipolarismo". Ma mentre dai democristiani, espressione diretta del Vaticano, già si sapeva cosa ci si potesse aspettare, i comunisti, ambigui, manipolatori e ipocriti come nella loro natura, per anni erano riusciti a ingannare gli ingenui (e i gonzi) e sembrarne l'alternativa, incarnando la speranza di cambiamento di milioni di italiani: quando è stato il momento buono per scoprire le carte e provare ad abbattere il sistema democristiano, integrato dall'iniezione socialista di stampo craxiano, altra versione del ladrocinio di Stato, si sono rivelati uguali quando non peggiori di loro, e in più supponenti. E si sono alleati con loro, in modo più o meno mascherato, fino al momento in cui vi si sono fusi assieme: ecco da dove nasce il PD, il Partito Comunistiano, e la sua natura cancerogena. Sopravvive il riflesso pavloviano, presente soprattutto nella componente ex comunista (e anche in Civati, illuso di poter cambiare il PD dall'interno, tentativo fallito perfino da Gorbaciov con le conseguenze che sappiamo sull'ex URSS), per cui votare è un "dovere": stasera dalle 20 in poi sapremo quanti ne sono ancora affetti.

Nessun commento:

Posta un commento