"The Rolling Stones Day - Sweet Summer Sun: Hyde Park Live 2013" di Paul Dugdale. Con Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ron Wood, Mick Taylor. GB 2013 - Senza giudizio
Considerato il titolo del film-documentario che combina i due concerti dal vivo tenuti a Londra dalla Greatest Rock'n Roll Band in the World a Hyde Park il 6 e 13 luglio di quest'anno, benedetti per l'appunto da un caldo sole estivo e un cielo senza una nuvola, ho atteso la ricorrenza di Santa Lucia, "il giorno più corto che ci sia" (adeguatamente festeggiato in senso beneaugurante nei luoghi ancora civili e sostituito dal farlocco Babbo Natale consumista travestito dal Santa Klaus di derivazione yankee solo di recente - peraltro San Nicola è il 6 di dicembre) per parlarne brevemente. Perché non c'è molto da dire: i quattro vecchi leoni, insieme ai loro fedeli amici e accompagnatori, una vera e propria orchestra, ruggiscono anche all'alba dei settant'anni (suonati per Charlie Watts) e dimostrano ancora una volta che nel mondo del rock non c'è niente di meglio in giro, almeno dal vivo, anche in questo strano tour del "Post-Cinquantenario" (che prosegue nei primi mesi dell'anno prossimo in Oceania e in Estremo Oriente, con probabile capatina in Europa durante l'estate). Niente di nuovo, la scaletta è senza sorprese, a parte "Doom and Gloom" il singolo tratto dalla raccolta "GRRR!" uscita l'anno scorso, ed "Emotional Rescue", finora mai eseguita dal vivo in Europa. Il film rende bene l'atmosfera gioiosa, sia sul palco sia sul prato, che accoglieva una folla di centomila persone circa per concerto. Un ritorno sul "luogo del delitto" per gli Stones, in tutti i sensi: 44 anni dopo il mitico concerto gratuito, nello stesso parco londinese, del 5 luglio 1969, tre giorni dopo la morte di Brian Jones, loro primo chitarrista, che raccolse 500 mila persone e vide il ritorno della band in versione live dopo due anni di stop e l'esordio, al posto di Jones, del timido e taciturno Mick Taylor, che lasciò tracce indelebili nel periodo più fecondo, fino a quando li lasciò nel 1974: anche questa volta è della partita, in una versione esemplare e mozzafiato di "Midnight Rambler" e nel gran finale con botto. Un ritorno a casa anche per gli altri membri del gruppo, tutti londinesi, e si vede bene quanto siano a loro agio e con quale naturalezza riescano a dare quel qualcosa in più nell'occasione. Nel frattempo è uscito il DVD, ma la visione sul grande schermo, che finora è stata possibile soltanto nella giornata del 5 dicembre scorso come speciale anteprima del "Medimex, Salone dell'innovazione musicale" tenutosi a Bari dal 6 all'8 dicembre scorsi, è un'altra cosa e vivamente raccomandata.
Setlist (con l'inganno):
Considerato il titolo del film-documentario che combina i due concerti dal vivo tenuti a Londra dalla Greatest Rock'n Roll Band in the World a Hyde Park il 6 e 13 luglio di quest'anno, benedetti per l'appunto da un caldo sole estivo e un cielo senza una nuvola, ho atteso la ricorrenza di Santa Lucia, "il giorno più corto che ci sia" (adeguatamente festeggiato in senso beneaugurante nei luoghi ancora civili e sostituito dal farlocco Babbo Natale consumista travestito dal Santa Klaus di derivazione yankee solo di recente - peraltro San Nicola è il 6 di dicembre) per parlarne brevemente. Perché non c'è molto da dire: i quattro vecchi leoni, insieme ai loro fedeli amici e accompagnatori, una vera e propria orchestra, ruggiscono anche all'alba dei settant'anni (suonati per Charlie Watts) e dimostrano ancora una volta che nel mondo del rock non c'è niente di meglio in giro, almeno dal vivo, anche in questo strano tour del "Post-Cinquantenario" (che prosegue nei primi mesi dell'anno prossimo in Oceania e in Estremo Oriente, con probabile capatina in Europa durante l'estate). Niente di nuovo, la scaletta è senza sorprese, a parte "Doom and Gloom" il singolo tratto dalla raccolta "GRRR!" uscita l'anno scorso, ed "Emotional Rescue", finora mai eseguita dal vivo in Europa. Il film rende bene l'atmosfera gioiosa, sia sul palco sia sul prato, che accoglieva una folla di centomila persone circa per concerto. Un ritorno sul "luogo del delitto" per gli Stones, in tutti i sensi: 44 anni dopo il mitico concerto gratuito, nello stesso parco londinese, del 5 luglio 1969, tre giorni dopo la morte di Brian Jones, loro primo chitarrista, che raccolse 500 mila persone e vide il ritorno della band in versione live dopo due anni di stop e l'esordio, al posto di Jones, del timido e taciturno Mick Taylor, che lasciò tracce indelebili nel periodo più fecondo, fino a quando li lasciò nel 1974: anche questa volta è della partita, in una versione esemplare e mozzafiato di "Midnight Rambler" e nel gran finale con botto. Un ritorno a casa anche per gli altri membri del gruppo, tutti londinesi, e si vede bene quanto siano a loro agio e con quale naturalezza riescano a dare quel qualcosa in più nell'occasione. Nel frattempo è uscito il DVD, ma la visione sul grande schermo, che finora è stata possibile soltanto nella giornata del 5 dicembre scorso come speciale anteprima del "Medimex, Salone dell'innovazione musicale" tenutosi a Bari dal 6 all'8 dicembre scorsi, è un'altra cosa e vivamente raccomandata.
Setlist (con l'inganno):
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(followed by band introductions)
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(Keith Richards on lead vocals)
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(Keith Richards on lead vocals)
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(with Mick Taylor)
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(with the Voice Chamber Choir)
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(with Mick Taylor)
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Geniale la chiusura della recensione con la playlist (della quale mi produrrò copia, sappilo...)
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