Fuck News
Tutto uno strologare sulle Fake News, di questi tempi, e sulla necessità inderogabile di smascherarle da parte degli autorevoli e affidabilissimi professionisti del mondo dell'informazione (ah, se non ci fossero loro, chi altro potrebbe filtrare le notizie e garantire la veridicità nonché la qualità di ciò che viene ammannito al gentile pubblico?), specie quella nostrana, e poi uno incappa nello Sky TG24 di ieri, una delle rare volte in cui mi capita di accendere la televisione per sintonizzarmi sull'emittente satellitare a meno che non venga trasmesso un incontro di calcio in diretta o mi guardi una serie TV o un film in differita (tengo a precisare che i programmi RAI-Merdaset sfuggono completamente al mio radar da vent'anni a questa parte, mentre faccio qualche rara eccezione per LA7), ed ecco un servizio edificante su Fiumicino, inteso come Leornardo da Vinci, lo scalo internazionale della capitale, premiato, come annunciano trionfanti anche Stampa e CorSera, come "migliore aeroporto al mondo". Proprio quest'affermazione temeraria, e pronunciata con tono assertivo, aveva attirato la mia attenzione: come, come? Proprio quel bordello che manco nello Zangaro, dove i bagagli sparivano nel nulla come imbarcazioni e aerei nel Triangolo delle Bermude? Ad ascoltare bene il servizio e leggendo fino in fondo gli articoli, si scopre che il riconoscimento internazionale da parte di Skytrax si intitola World's Most Improved Airport 2018, ossia lo scalo che ha ottenuto il più forte miglioramento della qualità dei servizi ai passeggeri, quindi ciò che nel titolo sembrava assoluto assume un aspetto decisamente relativo: come dire che un aeroporto conosciuto per essere tra i più inefficienti del pianeta, con un personale perlopiù indisponente, specie quello legato alla "compagnia di bandiera": di un menefrgeghismo e di una cafonaggine riscontrabile forse soltanto nell'ex Unione Sovietica, è diventato un luogo mediamente frequentabile o, facendo un altro esempio, che uno scolaro che nel primo quadrimestre aveva la media del due ha fatto un exploit da record nella sua classe passando a una del quattro o perfino del cinque: bene, bravo, ma sempre bocciato resta. E invece giù con un'intervista inginocchiata all'amministratore delegato di Atlantia, già Autostrade S.p.A., Giovanni Castellucci, che si pavoneggia per i risultati, ottenuti in soli tre anni, della Cura Atlantia, che lui chiama turnaround del Leonardo da Vinci, "considerato oggi un'eccellenza in Europa e nel mondo". Che non è per nulla vero: secondo fonti autorevoli (Skyhelp), citate ad esempio sempre dal CorSera, lo scalo romano (che considerare un vero e proprio Hub è quantomeno benevolo) si piazza al 38° posto, secondo in Italia dietro a Malpensa (30°), entrambi preceduti, tra gli altri, dagli aeroporti di Addis Abeba (26°), Malta (15°) e Bogotá (11°). Così, per chiarire le cose inquadrandole da un altro punto di vista. Ora: che nei giornali sia prassi forzare un tantinello i titoli, come si dice in gergo, per spingere un pezzo, non è una novità e non scandalizza più di tanto, ma qui si tratta di una non notizia, ovvero di una vera e propria "notizia a cazzo", un puro pretesto per una possente leccata di culo a chi di Atlantia è il maggiore azionista, ossia i Benetton, la famiglia di magliari trevigiani ben nota per aver merdificato qualsiasi cosa sia passata dalle loro mani, a cominciare da Autogrill (provate a fare due chiacchiere con qualsiasi addetto a proposito di paghe, turni, mansioni): non contenti di far danni nella nostra sciagurata penisola, dove un governo centrosinistrato dopo l'altro ha loro dato in concessione Autostrade per l'Italia a condizioni che definire di favore è un eufemismo, una vera e propria sinecura, ne hanno fatto un prodotto d'esportazione dove proporre l'Italian Style. Ma questi sono gli imprenditori, va da sé progressisti e democratici, tra i più celebrati nel nostro pagliaccesco Paese, e questa l'informazione che li porta a esempio e ne tesse le lodi. Quindi perché stupirsi che capiti lo stesso con la classe politica indecente che ci ritorviamo?
Clap, clap clap...
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