sabato 7 marzo 2015

Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza

"Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza"  (En Duva Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron) di Roy Andersson. Con Holger Andersson, Nisse Vestblom, Viktor Gyllenberg, Charlotta Larsson, Lotti Törnros. Svezia 2014 ???
...invece io mi sono sentito come un piccione seduto al posto n° 4, fila C del "Visionario" di Udine che riflette sulla sanità mentale della giuria dell'ultimo Festival del Cinema di Venezia che ha premiato questa roba col Leone d'Oro 2014. Tentato di uscire dopo un quarto d'ora, al secondo o terzo di una serie di quadretti di idiozia quotidiana in un qualche posto in Svezia, presumibilmente Göteborg, città natale del regista, ho resistito fino alla fine allo scopo di punirmi per la dabbenaggine di essere andato a vedere una pellicola simile. Mi era stato magnificato come un film demenziale spinto, genere che solitamente apprezzo, oltre i primi Monty Python, e in effetti qualche vaga traccia c'è, come di Kaurisimäki, per le atmosfere livide e i personaggi strampalati, o Ciprì e Maresco, per il loro aspetto, ma qui a mio parere siamo nel campo delle turbe psichiche. Vero, gli scandinavi hanno un senso dell'umorismo decisamente paradossale, così come è vero che la sicurezza sociale garantita a tutti non è sinonimo di felicità né di vivacità intellettuale, come dimostrano il tasso alcolico medio e la propensione al suicidio, ma questa è gente che sta davvero male per non parlare della giuria festivaliera veneziana; allo stesso modo ognuno è libero di esprimersi e divertirsi come meglio crede, però il cinema è un'altra cosa, almeno per me. Un Premio Franco Basaglia sarebbe stato più adeguato. 

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