"Thermae Romae" (テルマエ・ロマエ) di Hideki Takeuchi. Con Hiroshi Abe, Aya Ueto, Kazuki Kitamura, Riki Takeuchi, Kai Shishido e altri. Giappone 2012 ★★★★
Che il cinema giapponese avesse una componente surreale era noto, che fosse dotato anche di una notevole vis comica, che non gli conoscevamo, lo testimonia questo film esilarante e godibilissimo, campione d'incassi in patria, tratto da un manga di grande successo di Tamazaki Mari edito anche in Italia, girato parzialmente a Cinecittà con figuranti e personale italiano. Presentato al Far East Festival di Udine del 2012 e distribuito dalla friulana Tucker Film, esce con un anno di ritardo sul calendario previsto, e racconta le vicende di un architetto termalista romano, Lucius Modestus, in cerca di ispirazione per essere all'altezza della concorrenza nella corsa degli imperatori a superarsi a vicenda nella costruzione di sempre più mirabolanti e lussuosi bagni pubblici. L'ispirazione la trova, involontariamente, quando, ispezionando il fondo di una vasca, entra in un gorgo spazio-temporale venendo catapultato nella vasca di uno stabilimento balneare giapponese del giorno d'oggi dove, oltre a entrare in contatto con quelli che ritiene gli abitanti di una specie di mondo parallelo di schiavi con gli occhi allungati e particolarmente evoluti, fa la conoscenza con tecnologie che gli sono completamente estranee (lascio immaginare la scoperta di urinatoi dotati di sensori termici, tazze con schizzo automatico incorporato, il tubo della doccia) e le ripropone una volta risvegliatosi nella antica Roma, dove in breve tempo diviene l'architetto più affermato e prediletto dall'imperatore Adriano, che salva dalla depressione per la morte dell'amato Antinoo ricreando un ambiente che si ispira al Nilo, luogo dove l'imperatore filosofo e architetto a sua volta (vedi la villa di Tivoli) fu felice con l'amore della sua vita. Mentre proseguono i suo viaggi avanti e indietro nel tempo, di cui capisce solo con il passare del tempo che vengono innescati nelle situazioni in cui versa delle lacrime, Lucius si ritrova coinvolto nelle vicende politiche romane e in particolare nelle guerre in Pannonia che tengono occupato Adriano e nella sua successione che vede inizialmente favorito Celonio, detestato da Lucius, e che, grazie al suo intervento e a quello di una ragazza giapponese, autrice di manga senza successo nonché inserviente nel bagno termale di famiglia, di suo padre e di una combriccola di allegri vecchietti clienti abituali, volgerà a favore del probo Antonino Pio. Il film gioca su alcune similitudini tra Roma antica e il Giappone di oggi, dal fatto di essere tecnologicamente all'avanguardia al ruolo che le terme svolgono nelle relazioni umane e a favore della felicità e del benessere dell'uomo; non cade mai nella volgarità anche se l'umorismo non è dei più raffinati: sembra di essere dalle parti del miglior Mel Brooks. I personaggi sono doppiati in italiano quando non si esprimono in un latino tanto maccheronico quanto comprensibile (forse) a chiunque, i protagonisti in Giappone sono delle star di primo piano e riescono a essere persino credibili come romani antichi, e anche rispetto alla storia siamo lontani dalle beceraggine, dal luogo comune e dall'ignoranza dei film hollywoodiani: almeno i giapponesi si documentano, anche prima di girare un film comico, e mostrano rispetto. Da vedere per divertirsi in un panorama estivo più squallido del solito. E' già uscita in Giappone la seconda parte (già presentata con grande successo di pubblico e critica all'edizione di quest'anno del Far East Festival) ed è già previsto un ulteriore sequel.
Che il cinema giapponese avesse una componente surreale era noto, che fosse dotato anche di una notevole vis comica, che non gli conoscevamo, lo testimonia questo film esilarante e godibilissimo, campione d'incassi in patria, tratto da un manga di grande successo di Tamazaki Mari edito anche in Italia, girato parzialmente a Cinecittà con figuranti e personale italiano. Presentato al Far East Festival di Udine del 2012 e distribuito dalla friulana Tucker Film, esce con un anno di ritardo sul calendario previsto, e racconta le vicende di un architetto termalista romano, Lucius Modestus, in cerca di ispirazione per essere all'altezza della concorrenza nella corsa degli imperatori a superarsi a vicenda nella costruzione di sempre più mirabolanti e lussuosi bagni pubblici. L'ispirazione la trova, involontariamente, quando, ispezionando il fondo di una vasca, entra in un gorgo spazio-temporale venendo catapultato nella vasca di uno stabilimento balneare giapponese del giorno d'oggi dove, oltre a entrare in contatto con quelli che ritiene gli abitanti di una specie di mondo parallelo di schiavi con gli occhi allungati e particolarmente evoluti, fa la conoscenza con tecnologie che gli sono completamente estranee (lascio immaginare la scoperta di urinatoi dotati di sensori termici, tazze con schizzo automatico incorporato, il tubo della doccia) e le ripropone una volta risvegliatosi nella antica Roma, dove in breve tempo diviene l'architetto più affermato e prediletto dall'imperatore Adriano, che salva dalla depressione per la morte dell'amato Antinoo ricreando un ambiente che si ispira al Nilo, luogo dove l'imperatore filosofo e architetto a sua volta (vedi la villa di Tivoli) fu felice con l'amore della sua vita. Mentre proseguono i suo viaggi avanti e indietro nel tempo, di cui capisce solo con il passare del tempo che vengono innescati nelle situazioni in cui versa delle lacrime, Lucius si ritrova coinvolto nelle vicende politiche romane e in particolare nelle guerre in Pannonia che tengono occupato Adriano e nella sua successione che vede inizialmente favorito Celonio, detestato da Lucius, e che, grazie al suo intervento e a quello di una ragazza giapponese, autrice di manga senza successo nonché inserviente nel bagno termale di famiglia, di suo padre e di una combriccola di allegri vecchietti clienti abituali, volgerà a favore del probo Antonino Pio. Il film gioca su alcune similitudini tra Roma antica e il Giappone di oggi, dal fatto di essere tecnologicamente all'avanguardia al ruolo che le terme svolgono nelle relazioni umane e a favore della felicità e del benessere dell'uomo; non cade mai nella volgarità anche se l'umorismo non è dei più raffinati: sembra di essere dalle parti del miglior Mel Brooks. I personaggi sono doppiati in italiano quando non si esprimono in un latino tanto maccheronico quanto comprensibile (forse) a chiunque, i protagonisti in Giappone sono delle star di primo piano e riescono a essere persino credibili come romani antichi, e anche rispetto alla storia siamo lontani dalle beceraggine, dal luogo comune e dall'ignoranza dei film hollywoodiani: almeno i giapponesi si documentano, anche prima di girare un film comico, e mostrano rispetto. Da vedere per divertirsi in un panorama estivo più squallido del solito. E' già uscita in Giappone la seconda parte (già presentata con grande successo di pubblico e critica all'edizione di quest'anno del Far East Festival) ed è già previsto un ulteriore sequel.
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