sabato 27 ottobre 2007
Luoghi comuni in fumo
BUENOS AIRES -
Anche in Argentina è entrata in vigore ormai da un anno una legge che
proibisce il fumo nei locali pubblici molto simile a quella italiana. Se
na parlava in questi giorni per il fatto che molti locali che non
superano i 100 metri quadrati di superficie e non avrebbero neanche la
possibilità di attrezzare una adeguata area-fumatori, e altri più grandi
che hanno valutato che non valga la pena investirci delle cifre
considerevoli, con l'arrivo della primavera e dell'estate preferiscono
spostare dei tavoli sui marciapiedi (le famose veredas bonaerensi,
non sempre ben tenute né particolarmente larghe, almeno nel "casco
histórico"). Per inciso, il costo del plateatico per ogni tavolo, a
semestre, è di 200 pesos, ossia 50 euro scarsi. Per fare un raffronto
credibile, una birra alla spina da 0,30 cl costa sui 5 pesos (1 euro e
15). Qualche tempo fa sull'ottimo blog di Rocco Cotroneo, corrispondente del Corriere della Sera
per l'America Latina, si polemizzava sui presunti tratti in comune tra
argentini e italiani, che io sostenevo esserci eccome. Ne ho avuto
conferma proprio dal comportamento di entrambi rispetto alla legge
anti-fumo. La gente, notoriamente anarcoide e refrattaria alle
regolamentazioni, che rifiuta di mettersi il casco in moto o allacciarsi
le cinture di sicurezza in macchina qui in Argentina come in Italia, ha
accettato di buon grado la normativa anti-tabacco. Altrettanto in
Spagna, altro Paese di casinisti notori. A differenza, ad esempio, di
francesi, tedeschi, svizzeri e austriaci che non sopportano nemmeno
l'idea del divieto in bar e ristoranti. E non è solo questione di clima:
anche gli inglesi si uniformano alle disposizioni e, seminudi anche in
inverno, afforntano intrepidi il marciapiede per fumarsi la sigaretta.
Ma ciò che mi ha sorpreso di più, è il calo notevole di persone che
fumano. In Italia la percentuale di fumatori è scesa in quattro anni dal
33 al 27%, qui non posseggo i dati, ma già a prima vista la percentuale
di gente che fuma è diminuita notevolmente rispetto all'ultima mia
visita, tre anni fa. Era sorprendente soprattutto il numero di donne
fumatrici: oggi mosche bianche. Sarà che i latini ci tengono di più alla
salute, o meglio a sembrare giovani e in forma, motivo per cui anche
qui i centri fitness sono più diffusi dei semafori?
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