"Crushed Lives - Il sesso dopo i figli" di Alessandro Colizzi. Con Walter Leonardi, Nicoletta Romanoff, Bob Messini, Euridice Axen, Jacopo Cullin, Leonardo Sbragia, Paola Migneco, Melissa Anna Bartolini, Alberto Basaluzzo, Caterina Capodilista, Carmen Giardina, Chiara Martegiani, Cesare Apolito. Italia 2014 ★★★★
Ammetto che non mi aspettavo molto da questo film che, per essere stato prodotto l'anno scorso e uscito nelle sale solo da due settimane, ho pensato essere piuttosto sfigato: a incuriosirmi è stato il titolo, scoprire che fosse tratto da "Patatrac", un saggio satirico sull'argomento sesso prima, durante e dopo l'arrivo della prole scritto dal regista assieme alla moglie Silvia Cossu uscito tre anni fa e la presenza di alcuni attori, Walter Leonardi e Bob Messini in particolare, che ritengo una garanzia. Una volta davanti allo schermo, ho poi scoperto che era già stato presentato a più di un prestigioso festival internazionale, immagino riscuotendo un buon successo, perché ne è venuto fuori un lavoro credibile quanto godibile, mai banale e scontato anche raccontando un argomento che chiunque, direttamente o indirettamente, conosce ma di cui si evita di parlare, e quindi è facile per ognuno riconoscersi in uno o più dei componenti di cinque coppie fra i trenta e i quarant'anni la cui intimità, e le modalità di relazione, vengono sconvolte dall'arrivo del figlio (o più di uno), da cui per il resto della propria esistenza non potranno più prescindere. L'artificio su cui si basa la pellicola è un documentario che Saverio, di professione regista, su suggerimento della moglie realizza sull'argomento intervistando coppie di amici e conoscenti, e quel che ne viene fuori è un ritratto generazionale quanto mai realistico anche quando le situazioni che vengono a crearsi e i battibecchi, le recriminazioni, i tic sono virati al comico e al grottesco. Il ritmo del film è svelto, la mano del regista agile, le sorprese non mancano, pur essendo ambientato nella capitale ed essendo romano parte del cast e il regista stesso manco ce ne si accorge, le interpretazioni sono tutte all'altezza e alcune eccellenti, il tono non è mai quello della farsa anche se il divertimento è assicurato (erano mesi che non mi capitava di sghignazzare così tanto al cinema, e non ero l'unico), ma piuttosto tragicomico, come lo è del resto la vita reale, se la si guarda con un minimo di ironia e obiettività. Assolutamente consigliato.
Ammetto che non mi aspettavo molto da questo film che, per essere stato prodotto l'anno scorso e uscito nelle sale solo da due settimane, ho pensato essere piuttosto sfigato: a incuriosirmi è stato il titolo, scoprire che fosse tratto da "Patatrac", un saggio satirico sull'argomento sesso prima, durante e dopo l'arrivo della prole scritto dal regista assieme alla moglie Silvia Cossu uscito tre anni fa e la presenza di alcuni attori, Walter Leonardi e Bob Messini in particolare, che ritengo una garanzia. Una volta davanti allo schermo, ho poi scoperto che era già stato presentato a più di un prestigioso festival internazionale, immagino riscuotendo un buon successo, perché ne è venuto fuori un lavoro credibile quanto godibile, mai banale e scontato anche raccontando un argomento che chiunque, direttamente o indirettamente, conosce ma di cui si evita di parlare, e quindi è facile per ognuno riconoscersi in uno o più dei componenti di cinque coppie fra i trenta e i quarant'anni la cui intimità, e le modalità di relazione, vengono sconvolte dall'arrivo del figlio (o più di uno), da cui per il resto della propria esistenza non potranno più prescindere. L'artificio su cui si basa la pellicola è un documentario che Saverio, di professione regista, su suggerimento della moglie realizza sull'argomento intervistando coppie di amici e conoscenti, e quel che ne viene fuori è un ritratto generazionale quanto mai realistico anche quando le situazioni che vengono a crearsi e i battibecchi, le recriminazioni, i tic sono virati al comico e al grottesco. Il ritmo del film è svelto, la mano del regista agile, le sorprese non mancano, pur essendo ambientato nella capitale ed essendo romano parte del cast e il regista stesso manco ce ne si accorge, le interpretazioni sono tutte all'altezza e alcune eccellenti, il tono non è mai quello della farsa anche se il divertimento è assicurato (erano mesi che non mi capitava di sghignazzare così tanto al cinema, e non ero l'unico), ma piuttosto tragicomico, come lo è del resto la vita reale, se la si guarda con un minimo di ironia e obiettività. Assolutamente consigliato.
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