Da destra a sinistra Vals (FRA), Renzie (ITA), Sanchez (SPA) Samson (OLA) POST (GER) e Madame PESC, F. Moscerini. |
Pareva di assistere a un acto del Partido Justicialista aka peronista, invece che al discorso di chiusura dell'annuale Festa del partito comunistiano, dedicata a "L'Unità" (sì: il quotidiano decotto e fallito, chiuso ormai da oltre un mese per mancanza di lettori), a giudicare dalle immagini provenienti da Bologna e che oggi campeggiano sulle prime pagine della stampa italiota. Ecco, ci mancava soltanto Cristina Fernández de Kirchner, conosciuta a Buenos Aires come K, ossia la Kretina, accompagnata dal bolivariano Nicolás Maduro, il successore di Hugo Chavez, e magari perfino da Barack Obama, altro aficionado della camicia immacolata, per completare il gotha del "progressismo" globalizzato, parolaio, farlocco, velleitario quanto incompetente e soprattutto dannoso, ma il DeFirenzie ha dovuto accontentarsi dei rappresentanti continentali dei partiti "fratelli", tutti rigorosamente perdenti alle elezioni più recenti dei rispettivi Paesi, per potersi pavoneggiare ancora una volta e di più del 41% lucrato alle europee di maggio (sul 57% di elettori votanti) e rilanciare i suoi proclami roboanti quanto vuoti. Esito epocale del raduno è il Patto del tortellino. Alla panna. Montata. Visto che Matteo porta notoriamente sfiga, rimane la speranza che si compia al più presto il suo auspicio: "Senza Napolitano non si possono fare le riforme" e la grande mietitrice svolga con solerzia il suo compito prima che sia troppo tardi e scada il mandato dell'inquilino abusivo del Quirinale.
Avanti popolo, se il pan ti manca, camicia bianca, camicia bianca la trionferà!
RispondiEliminaEcco la grande riabilitazione della compagna Gina Candè più nota col cognome prima del nome.