domenica 19 febbraio 2012
Il cuoco zen
Naturalmente le svariate erbe che usa le coltiva personalmente nel suo curatissimo giardino, la sua casa con veranda dove ospita il ristorante e la dépéndance dove affitta alcune camere sono deliziose e delle vere oasi di pace dove ci si siede a parlare di filosofia o di qualsiasi altro argomento che valga la pena, i libri non mancano: appena ha saputo che sono italiano mi ha chiesto se conoscevo Tiziano Terzani: "Un indovino mi disse" è uno dei suoi libri preferiti, e anche miei. Non manca nemmeno una connessione internet veloce, e va da sé che Jina si dedica alla meditazione buddhista, allo yoga ed è un uomo saggio. E quello che esce dalle sue mani è sempre delizioso e una gioia per il palato. Jina è qui. E io pure. Namasté.
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Mi inchino in un namasté a Jina...
RispondiEliminaQuesto già si sapeva, che quando cucini per corvée, i piatti ti vengono da schifo, mentre se cucini con amore, il risultato è notevole.
RispondiEliminaE che si sia dei buoni cuochi , o almeno discreti, presuppone anche un amore per la vita, per il suo godimento qui e ora per quanto possibile.
E, se posso spezzare una lancia di carattere patriottico, in Italia ci sono molti cuochi zen...