lunedì 19 ottobre 2009

Sì, viaggiare...


Verso Tacuarembó...verso Tacuarembó, terra dei gauchos, nel Nord dell'Uruguay, sperando che il poderoso mezzo che mi ha trasportato fin qui, una Chevrolet Celta (insomma: una Opel Corsa) non mi lasci a piedi. Sulla Ruta n° 8 ho trovato più gente a cavallo che automobili, e quelle poche erano bardate a festa con le insegne dei partiti in lizza per le presidenziali di domenica prossima: era l'ultimo fine settimana di campagna elettorale, e nel Paese si sono scatenate le "carovanas", ossia cortei di automobili e camionette che fanno a gara a chi fa ha la musichetta più accattivante e rumorosa e gli striscioni più lunghi.Estancia EsteroNemmeno l'ombra di un incidente, ma nemmeno di un battibecco. Tra avversari, senza risparmiarsi battute al vetriolo e critiche sui programmi (e non sulle ciance o i calzini turchese), ma corretti e perfino flemmatici, questi uruguaiani. Esito incerto: favorita l'accoppiata Mujica-Astori, del Frente Amplio, progressista, ma solo se riesce a vincere al primo turno. Se si dovesse arrivare al ballottaggio, potrebbe avere la meglio il duo del Partido Nacional Lacalle-Larrañaga, a cui si aggiungerebbero (ma non è detto) i voti andati al primo turno al candidato del Partido Colorado Pedro Bordaberry, accreditato del 15% circa. Io punto su una vittoria al primo turno del Frente Amplio, che con Tabaré Vázquez ha portato fuori il Paese dalla crisi, intraprendendo una serie di riforme strutturali profonde e coraggiose e di lungo respiro. Da quel che posso fiutare, mi sembra che la maggioranza degli urugayani siano per la continuità in questo senso. Spero di vedere giusto. (Al centro: estancia lungo il percorso. Sotto: una fiera di bestiame, con i gauchos autentici in azione)Fiera del bestiame

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