martedì 22 luglio 2014

2001: l'ultima estate italiana


Genova, luglio 2001. In questi giorni. Ultimi fuochi. Da allora il silenzio, la narcosi. Nel 2011 c'è stato il movimento M-15 in Spagna, "Occupy" diffusosi da New York nel resto del mondo, vampate di coscienza spente entrambe nel giro di pochi mesi. In Italia, i V-Day di Grillo e la " deriva parlamentare" del M5S  (e cara grazie che c'è stata!). Per il resto ora e sempre Berlusconi, Napolitano, Monti, Letta, il PD, e un futuro affidato a Renzie. La vedo grama.

1 commento:

  1. Genova, 22 luglio 2001, New York, 9 settembre 2001.
    Sono due date che segnano in modo indelebile la nostra percezione del mondo.
    La prima vede riuniti a Genova gli 8 "grandi della Terra", la seconda la rappresentazione onirica su scala planetaria della minaccia all'umanità intera.
    Le "vampate di coscienza", tutte quelle che citi, si spengono per mancanza di coscienza della realtà (va ricordato che c'è ancora chi crede che davvero le Torri siano crollate su se stesse perché attraversate come burro da aerei pilotati da terroristi con un brevetto di volo preso giusto un paio di mesi prima), o per minacce reali non appena superano una certa soglia di attenzione nella percezione pubblica?
    Cosa succede ai rivoluzionari armati di consapevolezza non appena diventano abbastanza forti da farsi interlocutori del potere?
    Perché Occupy torna ad essere fenomeno clandestino e perché il M5S si vuole interlocutore di Renzie?
    Non si tratta con il nemico. Mai. Non è una guerra.
    E se lo è, temo sia necessario attribuire maggior peso atomico alle azioni che possono risvegliare le coscienze.
    Trattare, è già cedere proprio sul piano della coscienza.
    Non si tratta di trovare accordi, ma di disubbidire, di affermare la propria estraneità al frame fino alle più estreme conseguenze.

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