sabato 28 luglio 2018

The Disaster Artist

"The Disaster Artist" di James Franco. Con James Franco, Dave Franco, Seth Rogen, Alison Brie, Ari Graynor, Jackie Weaver, Josh Hutcherson, Zac Efron e altri. USA 2017 ★★★★½
Un film esilarante, una chicca imperdibile per chi, come me, lo aveva mancato quando era apparso sui nostri schermi, alla fine dello scorso inverno, che racconta l'antefatto, la realizzazione a l'accoglienza di quello che è stato giudicato come il film più brutto mai girato dalle parti di Hollywood, che è anche la storia di una singolare amicizia fra i due personaggi principali, interpretati dai due fratelli Franco: a James si deve anche la geniale idea di girare e produrre The Disaster Artist, ulteriore dimostrazione che la realtà supera spesso l'immaginazione. Siamo A San Francisco negli ultimi anni del secolo scorso quando Greg, un giovane aspirante attore che non riesce ancora a "lasciarsi andare", durante una prova a teatro rimane fulminato dall'esibizione muscolare e straordinariamente spontanea ed espressiva di un collega di corso, uno strano ed enigmatico personaggio di nome Tommy Wiseau, che si esprime con un forte accento dell'Europa Orientale pur dicendosi originario di New Orleans, e ne diventa amico, l'unico che questi sembra avere mai avuto, e sodale. I due stringono un patto: sostenersi a vicenda allo scopo di non abbandonare mai il loro sogno di diventare delle star. A questo scopo Greg, che già era andato a vivere con Tommy, si lascia convincere da quest'ultimo a trasferirsi a Los Angeles, sulle tracce e sull'esempio di James Dean, e ad affidarsi a un'agenzia, mentre Tommy, che dispone anche là di un appartamento oltre che di fondi che sembrano inesauribili e di provenienza misteriosa quanto il loro proprietario, si butta a scrivere la sceneggiatura del film della sua vita: The Room, un dramma sentimentale fortemente autobiografico, che decide di produrre, dirigere e interpretare pur non avendone, come dimostrerà ampiamente durante le riprese durate molto più del previsto, la benché minima competenza. La parte centrale del racconto si concentra sulle peripezie che hanno caratterizzato la realizzazione del progetto, in particolare sulle sconcertanti e paradossali vicende avvenute sul set, tratte dal libro pubblicato nel 2013 in cui Greg Sestero (il vero amico di Tommy Wiseau) racconta la sua esperienza durante le riprese, e poi sulla sua accoglienza alla sfarzosa presentazione ufficiale del film: un trionfo all'incontrario, con il pubblico in sala, a cominciare da interpreti, tecnici e assistenti, prima sconcertato e poi a scompisciarsi dalle risate (salvo l'autore) per l'effetto irresistibilmente comico del montaggio, l'inconsistenza della trama e l'improbabilità della recitazione. Sul finire del film compaiono spezzoni del film oggetto del film, ossia The Room e i suoi personaggi originali, e non si può non apprezzare il lavoro fatto da James Franco e dai suoi compari, che ha anche il merito di raccontare come pochi altri il "dietro le quinte" del sogno hollywoodiano e l'Ammeriga per quello che è. Da notare che, a dispetto del colossale fiasco: 1800 dollari di incasso a fronte di un budget di oltre sei milioni, The Room sia diventato un cult movie anche fuori dagli USA diventando un best seller in home video. Insomma anche Tommy Wiseau ha avuto una forma di giustizia. 

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