lunedì 18 dicembre 2023

Il migliore dei mondi

"Il migliore dei mondi" di Maccio Capatonda aka Marcello Macchia. Con Maccio Capatonda, Piero Sermonti, Martina Gatti, Stefania Blandeburgo, Luca Vecchi e altri. Italia 2023 ★★★1/2

Prodotto dalla Leone Group e distribuito da Prime Video, e visibile su questa piattaforma in streaming, il terzo lungometraggio che vede Maccio Capatonda sia nelle vesti di regista sia di protagonista, oltre che autore del soggetto, non assurge alle cime abissali di Italiano medio, suo film d'esordio del 2016, ma si colloca al discreto livello di Omicidio all'italiana, del 2017, godibile, scritto bene e interpretato in modo eccellente quanto stralunato dallo stesso Maccio e dai suoi compagni di ventura, a cui manca però ancora una certa fluidità e continuità per farne una commedia a tutto tondo, di grande respiro. Sul "breve", vedi spotsit-comvideoclip, Capatonda è un fenomeno, così come lo è nella parte dei personaggi solo apparentemente macchiettistici che dipinge in toni volutamente esagerati, ma assolutamente congrui alla realtà di tutti i giorni da cui li pesca, realtà e squallore che sono spesso oltre ogni immaginazione: lui ha il coraggio di metterli in scena, altri suoi più noti colleghi no. Diversa la compagnia di giro e l'ambientazione abituali: siamo nel 2023, a Roma e non a Milano oppure in Molise, e il nostro eroe, Ennio Storto, è il tipico nerd, uno smanettone che gestisce un negozio di elettronica assieme al fratello, ex ribelle no global, che rimpiange i tempi dei cocktail molotov e si dà alle droghe da discoteca. Ennio invece conduce una vita abitudinaria e senza scosse, scandita dalla rete in una casa domotica dove dialoga con Alexa, si masturba con video porno, fa "dating" non impegnativi, finché non incrocia Viola, una ragazza che appartiene a una comunità che rifiuta il rincoglionimento tecnologico e viene a farsi riparare un modem da 56 kb, agli occhi del tecnico un reperto archeologico: quando si fa convincere ad accontentarla, viene catapultato in un universo parallelo dove lo sviluppo informatico, in seguito ai disastri del Millennium Bug, è stato bloccato negli anni Novanta. Ennio vi cade fornito del suo iPhone14, che susciterà le mire di un gruppo di rivoluzionari, una setta confinata in un ospedale psichiatrico di cui fa parte Viola (di cui in questo mondo di innamora), che invece crede nello sviluppo tecnologico, insomma un totale ribaltamento dei ruoli e un viaggio nel tempo, pane per Capatonda e per il suo omino: basti pensare come si destreggia in automobili non dotate di servosterzo e, soprattutto, navigatore... Il resto ve lo lascio immaginare. Peccato che Viola, che possiede il modem che è l'unico mezzo per consentirgli un ritorno nell'universo originario, muoia in una sparatoria con la polizia, e mentre il fratello ritroverà il suo spirito rivoluzionario, lui dovrà rivolgersi a Steve Jobs in persona che, dopo il disastro del Bug, si è rifugiato sotto falso nome in un casolare di campagna. Insomma, ce n'è per tutti. Si ride, a tratti si sghignazza, ma con un fondo amarognolo, sentendosi anche abbastanza cretini per come siamo diventati ormai totalmente dipendenti da smartphone e compagnia. E se lo dice Marcello Macchia che è del ramo, c'è da credergli. Insomma: soddisfatto, ma il buon Maccio ha ampi margini di miglioramento anche sul "lungo". 

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