sabato 24 settembre 2022

L'anarchico votante


Sarà un paradosso, ma pur essendo anarchico da quando sono stato in grado di farmi un'idea politica benché sia cresciuto in una famiglia di marxisti più o meno ortodossi, o forse proprio per questo (del resto sono anche interista con genitori milanisti e zii juventini, in omaggio alla squadra tifata da quel losco individuo di Palmiro Togliatti) dal 1975, quando ho raggiunto la maggiore età (già a 20 anni e per fortuna non a 16 come si vorrebbe oggi), credo di non avere mai saltato un'elezione, salvo qualche referendum idiota o superfluo e un "ballottaggio" altrettanto inutile quando ancora abitavo a Milano. Magari ho annullato la scheda (bianca mai!), più spesso ho votato "contro", e solo due volte per l'allora PCI: alle amministrative del 1975, appunto, e alle "europee" del 1989. Nel 2013 ho votato convintamente M5S: non perché d'accordo su tutto, anzi, ma, appunto, per votare "contro", in modo particolare al PD, che come i suoi predecessori DS, PDS e PCI ritengo i principali responsabili dei compromessi più vergognosi e della distruzione di tutto ciò che era la sinistra in questo Paese, a cominciare da quel poco di Stato sociale che si era riusciti a conquistare nel corso dei decenni seguiti alla Seconda Guerra Mondiale (è evidente che quel che si definisce centro o destra non l'ho mai nemmeno alla lontana preso in considerazione). Alle scorse elezioni ho spaiato il voto: M5S per la Camera e Potere al popolo per il Senato. Questa volta, intendendo correttamente l'invocazione al "voto utile" da parte dei pidioti, ossia all'inverso (mio padre mi diceva sempre che occorre leggere il Corriere della Sera ma interpretandolo all'incontrario, non solo per sapere come la pensano i paróni, ma perché la verità di solito sta lì), avevo inizialmente deciso di invertire l'ordine, Unione Popolare per la Camera e M5S per il Senato, seguendo quindi in parte il cuore (UP) e in parte la "ragione" (M5S: l'unico voto che garantisce di infastidire il Sistema e chi lo sostiene, a cominciare dagli utili pidioti). Questo fino a una settimana fa, quando è stato chiaro, anche senza sondaggi "ufficiali", che il Movimento ora guidato da Conte, eliminati gli scarti grazie alle provvidenziali scissioni nonché agli innumerevoli cambi di casacca di parlamentari "cadreghisti" e non più eterodiretto da quel forsennato di Beppe Grillo, il quale schierandolo a favore del Governo Draghi ha dimostrato tutta la sua imbecillità politica, stava rimontando la china. Siccome il M5S pare avviato a un discreto successo (almeno rispetto ai sondaggi che fino a un mese fa lo davano appena sopra le due cifre percentuali), tanto da essere all'improvviso considerato meritevole di "voto utile" per i collegi uninominali in bilico perfino dagli esponenti meno cretini del PD, ho così deciso che fosse più utile cercare di contribuire al raggiungimento del 3% da parte di Unione Popolare, guidata impeccabilmente da Luigi De Magistris, per mandare in parlamento gente intelligente, preparata, coerente e di sicura affidabilità e onestà, che porta in dote un programma chiaro e che condivido pressoché in toto, pur avendo molte perplessità sulla cosiddetta democrazia rappresentativa in sé, questa sì il "meno peggio". In modo particolare con une legge elettorale truffaldina, indecente oltre che palesemente incostituzionale: e non aver fatto pressoché nulla per modificarla nell'arco di quattro anni e mezzo è una cosa che non perdono al M5S e mi ha spinto a non dargli nemmeno uno dei due voti a disposizione.

3 commenti:

  1. Tu sei un radicalchic anarchico altro che storielle...

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  2. https://tg.la7.it/politica/scontro-tra-rizzo-e-mentana-lei-%C3%A8-il-pensiero-dominante-lei-%C3%A8-potente-coi-deboli-e-debole-con-i-23-09-2022-176001

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  3. Chi commenta potrebbe pure firmarsi.

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