martedì 14 agosto 2018

Quando la copertina riacquista un suo perché...


E' finita l'estate. Con due giorni d'anticipo sul Ferragosto, si è "rotta" la bella stagione e da oggi nulla sarà più come prima. 
A Nord delle Alpi ci voleva: raramente c'è stata un estate così torrida e siccitosa come questa, e la situazione peggiorava progressivamente spostandosi verso settentrione, fino in Scandinavia, con punte oltre i 30 °C all'ombra anche ben oltre il circolo polare artico nel mese di luglio. 
Uno dei momenti di più struggente languore di tutto l'anno giunge quando nell'atto di stendersi sul divano a leggere qualche pagina prima di piombare nella pennica post prandiale si comincia a sentire il bisogno di riesumare l'apposita, provvidenziale copertina.
Dai boschi circostanti, mi trovo nel Kobanaußer Wald, nel cuore dell'Innviertel, la regione che si può definire la Toscana dell'Austria, dopo i temporali di ieri sera e la pioggia notturna, emanano resinosi vapori in cui già si percepiscono fragranze autunnali; stamattina al mercato, oltre a montagne di more e mirtilli, ho avvistato i primi finferli e anche alcuni splendidi, grassi porcini: si rimane in attesa che maturi l'uva, sperando in una vendemmia che sia di qualità, se non di quantità, e dell'annuale, doveroso pellegrinaggio in programma dopodomani all'Augustiner Bräu Mülln a Salisburgo, evento che segnerà la fine del personale ramadan che mi ero imposto dopo la finale del Mondiale di calcio immeritatamente vinta dalla Francia contro la valorosa Croazia. Prosit, salute, na zdravljie! E, soprattutto, ora e sempre Forza Inter!

Nessun commento:

Posta un commento