giovedì 8 giugno 2023

I migliori giorni

"I migliori giorni" di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Max Tortora, Paolo Calabresi, Valentina Ludovini, Greta Scarano, Luca Argentero, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Liliana Fiorelli, Giorgia Salari, Mariachiara Di Mitri, Maria Chiara Centorami e altri. Italia 2023 ★★★+

Uscito nelle sale attorno attorno a Capodanno (e attualmente disponibile sulla piattaforma Netflix), è la prima parte di un dittico che comprende I peggiori giorni, previsto invece per Ferragosto, che completerà l'excursus su quel che può capitare durante le festività, tradizionali o d'importazione, che infestano l'annata dei nostri connazionali e che va a sbertucciare abbastanza efficacemente una serie di atteggiamenti ricorrenti, già presi di mira dalla migliore (e pure dalla più banale) commedia italiana anni Sessanta/Settanta, di cui riprende anche la struttura del film a episodi, piuttosto diffusa in quel periodo: interpreti sono gli stessi autori con un cast composto da figure note e meno note del nostro cinema, ma bene assortito e complessivamente nella parte, perfino Luca Argentiero in quella per lui perfetta di pesce lesso, ossia un marito che si barcamena tra moglie e amante giovane la sera di San Valentino: le altre festività in cui si creano situazioni incresciose sono Natale, con un megascazzo tra fratelli che sono all'opposto (Leo e Bruno) durante il cenone della Vigilia a casa della sorella politicante, di suo marito e della comune nipotina; Capodanno, che vede un banditesco imprenditore e le sue altrettanto discutibili moglie e figlia partecipare a una cena che ha beneficato a una mensa per poveri ripreso in momenti imbarazzanti da una cronista scrupolosa e sputtanato in pubblico da un suo ex autista licenziato in tronco per coprirsi il culo; infine l'Otto Marzo, forse quello più riuscito, che smerda l'ambiente televisivo (e i programmi di casi umani") ma anche una serie di luoghi comuni di tipo "femminista", Claudia Gerini è scatenata e riesce a rendere incredibilmente stronza e ipocrita il suo personaggio, un incrocio specie di Mara Venier, Maria De Filippo e Barbara d'Urso, però biondo naturale. Di solito non amo i film che giocano sugli eterni stereotipi sull'italiota ma qui, oltre ad attualizzarli in epoca post-Covid e da rincoglionimento da smartphone, mi sembra che si vada oltre alla banalità e si affondi la lama, specie nei due episodi diretti da Massimiliano Bruno, Capodanno e Otto Marzo, dove ogni sorta di buonismo è per fortuna bandito: come autore a mio parere fluttua tra alti e bassi ma ha comunque stoffa; gli altri due vedono Edoardo Leo dietro la cinepresa e, partiti bene, si ammosciano un po' nel finale evidenziando un problema di cui spesso soffre la commedia italiana attuale, ossia il "braccino corto", e mai abbastanza cattivi. Qui però ci siamo quasi, si ride, magari amaro ma ci si diverte e si pensa anche. Incoraggiante.

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