mercoledì 26 agosto 2020

Adults in the Room

 

"Adults in the Room" di Costa-Gavras. Con Christos Loulis, Alexandros Mpourdoumis, Ulrich Tukur, Daan Schuurmans, Christos Stergioglou, Josiane Pinchon, Cornelius Obonya, Valeria Golino, Stefano Acquaroli, Georg Lenz, Maria Protopappa e altri.  Grecia, Francia 2019 ★★★★

Ecco il film, il primo girato dal maestro greco nel suo Paese nella sua lunga e onorata carriera che, per l'ignavia dei distributori nostrani, a cominciare da quelli che passano per essere desinistra, non esce nelle sale italiane (come del resto in quelle tedesche; lì è stato boicottato esplicitamente ad alti livelli politico-finanziari) e alle nostre latitudini circola come un samizdat digitale, giratomi da un'amica nella versione francese e sottotitolata da una volontaria: eppure era stato presentato, fuori concorso, alla Mostra del Cinema di Venezia dell'anno scorso, dove pure era stato accolto con molto favore ottenendo il Premio d'onore. Tratto fedelmente dal libro Adulti nella stanza. La mia battaglia contro l'establishment dell'Europa (La Nave di Teseo) di Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze del primo governo Tsipras nel 2015, che racconta le trattative svoltesi nel giugno di quell'anno all'interno dell'EuroGruppo sulle sue proposte di ristrutturare il debito pubblico greco senza strangolare il Paese con ulteriori politiche di austerità, demandate alla Troika, scontratesi contro il muro eretto dai soliti noti: i tedeschi (Schäuble), le loro mosche cocchiere (come sempre gli olandesi, rappresentati allora dal "socialdemocratico" Dijsselbloem, un autentico imbecille), l'ipocrisia della Lagarde (a capo del FMI) e del governo francese, che dietro le belle parole, voleva salvare le proprie banche le quali, assieme a quelle tedesche, avevano speculato sul debito pubblico greco riempendosi di titoli di Stato emessi a tassi da usura e che rischiavano di vedersi congelati scaricandolo sui cittadini ellenici; infine la totale assenza dell'Italia, che pure ha problemi simili di debito pubblico, salvo un loro rappresentante tra i papaveri più alti, Mario Draghi, da troppi considerato il futuro salvatore della patria, al tempo ai vertici della BCE e tra i più sordi davanti alle ragionevolissime proposte di Varoufakis, un notaio della stolidità ideologica di tutto l'apparato che governa l'UE. Una figura miserabile, quella dei nostri esponenti, che brillano per assenza come peraltro di quelli spagnoli: altro che solidarietà mediterranea e tra PIIGS. Costa-Gavras sposa, coerentemente al suo pensiero (e al mio, per quel che può interessare), le tesi dell'economista e accademico greco prestato alla politica, che a sua volta si presentava alle riunioni dell'Eurogruppo munito di registratore, per cui quelle che si ascoltano dagli attori nel film sono le stesse parole pronunciate dai protagonisti durante le riunioni a porte chiuse (tant'è vero che nessuno si è premurato di smentirle: in compenso si è cercato di ostacolare la realizzazione della pellicola e se n'è sabotata la distribuzione) in quei consessi claustrofobici dove ognuno recita le proprie parti in commedia ragionando (si fa per dire) in base ai propri immutabili schemi mentali e a logiche aberranti di coerenza finanziaria, completamente astruse dalla realtà e indifferenti alle ripercussioni delle proprie insindacabili decisioni (i cui processi sono completamente estranei a qualsiasi principio di democrazia) sulla vita quotidiana di milioni di persone in carne e ossa. Costa-Gavras scopre gli altarini mostrando che il re è nudo e mettendolo alla berlina nella magistrale scena finale del farsesco balletto dei 19 membri dell'Eurogruppo intorno a Tsipras al Palazzo Berlaymont di Bruxelles con sovrapposte le schede del 63% di No al referendum greco del 5 luglio sulla firma del MoU (memorandum d'intesa) e il ribaltamento del suo senso con la sua approvazione da parte del 73% dei votanti del Parlamento di Atene. Ovvio che un film di questo genere irriti non poco le alte sfere, altrettanto vero che meriterebbe di essere visto, anche perché è costruito come un thriller implacabile, girato con grande abilità e semplicità e ben recitato da tutti gli interpreti, che peraltro ricordano piuttosto da vicino gli originali. Consiglio, a chi è in grado di scaricarsi la versione on line, di vederlo sottotitolato oppure in streaming in lingua originale (oltre al greco, francese, inglese e tedesco). Secondo me Adults in the Room è uno degli "imperdibili" dell'ultimo periodo.

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