lunedì 13 luglio 2020

The Gangster, The Cop, The Devil

"The Gangster, The Cop, The Devil" di Won-Tale Lee. Con Ma Dong-Seok, Kim-Sung Kyung, Mu-Yeol Ki, Choi Min-Chul, Heo Dong-won, Yoo jae-Myung e altri. Corea del Sud 2019 
½
Benché sia un estimatore del cinema coreano, e in particolare del prolifico filone noir d'azione in cui si innestano sia venature comiche sia spunti di critica a un sistema marcio, il secondo lavoro di Won-Tale Lee mi ha parzialmente deluso, non tanto per la sceneggiatura e la trama (robuste) e nemmeno per le interpretazioni (strepitosa quella del gigantesco Ma Dong-Seok, icona del cinema locale) quanto per motivi tecnici: il doppiaggio era completamente fuori sincrono e scadente (sarebbe stato molto meglio lasciare il film coi sottotitoli in italiano) e le scene di violenza, specialmente le scazzottate, che risultano ancora meno credibili di una banale esibizione di wrestling: insomma chi apprezza il genere chiede non tanto verosimiglianza ma almeno le cose fatte per bene. Come accennavo la sceneggiatura ci sta tutta: Jung, un poliziotto un po' spaccone ma onesto in un commissariato diretto da un corrotto, vuole fare pulizia in città e chiudere l'attività di un gangster che produce slot machine oltre a essere coinvolto in mille altri traffici e che unge i suoi capi: tale Jang (interpretato dal Bud Spencer della situazione: Ma Dong-Seok, per l'appunto). Nel frattempo avvengono una serie di accoltellamenti mortali senza movente a seguito di misteriosi incidenti stradali: il detective è convinto che si tratti di un serial killer, ma i suoi superiori non lo prendono sul serio e ostacolano le sue indagini, finché ne rimane vittima proprio il boss Jang, che però scampa all'aggressione per un pelo e, soprattutto, è l'unico che finora ha visto in faccia lo psicopatico autore delle aggressioni, che usa sempre lo stesso coltello e lo stesso sistema: tamponare l'auto della vittima per costringerla a fermarsi per constatare il danno, e accade così che  si crei un'alleanza inedita fra Jung, Jang e altre gang interessate da un lato alla cattura dell'omicida seriale, dall'altra a una ridefinizione delle loro sfere di competenza. Alla fine di infinite vicissitudini e dopo mille colpi di scena, il detective Jung l'avrà vinta su tutto il fronte, ma non senza problemi, però a giganteggiare, e non solo fisicamente, sarà Jang, il vero artefice dell'arresto del pazzo criminale, che produrrà le prove in tribunale a costo di costituirsi. Non me la sento di dare una sufficienza piena, ma visto il poco che offre il mercato è comunque un film vedibile. 

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