giovedì 15 maggio 2025

Black Bag (Doppio Gioco)

"Black Bag (Doppio Gioco)" (Black Bag) di Steven Soderbergh. Con Cate Blanchett, Michael Fassbender, Marisa Abela, Tom Burque, Naomie Harris, Regé-Jean Page, Gustaf Skarsgård, Ambika Mod, Pierce Brosnan e altri. USA 2025 ★★★★+

In una stagione cinematograficamente deludente e arida, Steven Soderbergh è comunque una garanzia, e non si smentisce con questo film apparentemente di spionaggio, che in realtà è, ma non solo, una commedia, frutto di una commistione di generi a cui il regista statunitense ci ha abituato fin dagli esordi, riuscendo sempre a coniugarli con risultati in grado di soddisfare il palato di ogni tipo di spettatore, anche i più esigenti, in nome dell'intrattenimento intelligente. Qui la spy story, non a caso ambientata a Londra, in omaggio tanto ad Alfred Hitchcock quanto alla saga di 007 (vedi anche il cameo di Pierce Brosnan) è un pretesto per indagare sul potere della menzogna e sull'amore coniugale (o di coppia in generale) e sulla fedeltà (alla patria, o ideale), il tutto in tempi in cui domina il dibattito su fake news e IA: il mondo dello spionaggio ne è lo specchio ideale, e qui abbiamo un gioco di tre coppie, tutte appartenenti a quell'ambiente, e a George Woodehouse (un glaciale Michael Fassbender che ricorda in maniera impressionante Michael Caine nei panni dell'indimenticabile Harry Palmer della serie iniziata con Ipcress), alto funzionario dei servizi segreti britannici, tocca scoprire chi tra loro è la "talpa" che ha venduto, e a che scopo, Severus, nome in codice di un software riservatissimo. Tra i cinque "papabili", però, c'è anche sua moglie Kathryn (una Cate Banchet in forma smagliante), che caratterialmente è il suo opposto (sempre a proposito di gioco degli specchi); gli altri sono Clarissa, l'esperta nello studio delle immagini da satellite; Freddy, suo partner nonché superiore; Joe, la psichiatra del servizio segreto e il suo partner James, agente pure lui. George, col pretesto di una cena, li riunisce e, per renderli più loquaci, aggiunge al cibo una sostanza che li rende più loquaci e del tutto disinibiti: vengono allo scoperto numerosi altarini, ossia inclinazioni insospettabili, tradimenti reciproci e manipolazioni, che del resto fanno parte del bagaglio della loro professione, ma la situazione non si chiarisce nemmeno dopo l'assassinio di Meacham, colui che aveva rivelato a George la fuga di notizie su Severus e fornito la lista dei sospetti. L'indagine di George dura una settimana, e la maggiore indiziata sembra proprio la sua amata consorte, che peraltro è l'unica a muoversi da Londra per recarsi a Zurigo per una Black Bag, in gergo un'azione sotto copertura, il cui scopo dev'essere all'oscuro perfino dei colleghi, dove incontrerà degli agenti russi e farà un'operazione bancaria coperta, va da sé, dal più totale segreto. Ma le cose non sono così come sembrano, e le carte si scopriranno in un secondo convegno dei sei personaggi (in cerca di un assassino e traditore) organizzato da George nel migliore stile di Nero Wolfe (per chi conosce il possente e diabolicamente scaltro investigatore creato da Rex Stout) dove sul tavolo comparirà, invece, una pistola (caricata a salve) che svelerà il colpevole... Non importa che sia impossibile seguire del tutto la trama e meno che mai comprendere i termini tecnici di cui è infarcita la sceneggiatura, basata tutta sui dialoghi e che lascia assai poco all'azione, ma tutto funziona a meraviglia, si rimane avvinti dall'intreccio e incollati allo schermo e il 93' del film filano via che è un piacere. Avercene, di pellicole così, con un cast che funziona come un cronografo di precisione e un regista quanto mai in forma, così come il suo sceneggiatore, David Koepp. 

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