venerdì 18 agosto 2023

I peggiori giorni

"I peggiori giorni" di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Giuseppe Battiston, Fabrizio Bentivoglio, Anna Ferzetti, Ricky Memphis, Neri Marcorè, Claudia Pandolfi, Antonella Attili, Rocco Papaleo, Giovanni Storti, Marco Bonini, Massimo Wertmüller e altri. Italia 2023 ★★★

Uscito come programmato per Ferragosto (e già per questo benemerito, in considerazione di una stagione estiva più infausta del solito) I peggiori giorni conclude una carrellata iniziata con I migliori giorni tra i vizi, le contraddizioni e le miserie nazionali attraverso una serie di istantanee scattate durante le festività più significative che costellano il calendario. Vale per questa seconda parte del trattatello per immagini quanto detto per la prima: un déja vu della commedia all'italiana anni Sessanta e Settanta, per giunta a episodi, debitamente attualizzata, che centra sì il bersaglio ma non affonda il colpo come pure dovrebbe e potrebbe, considerato l'abbrutimento generale che ne offrirebbe ottime ragioni, e che ha il suo forte nelle ottime prove degli interpreti, tutti conosciuti e di livello accettabile, alcuni decisamente eccellenti, come Carpentieri, il duo Bentivoglio-Battiston, Marcorè e Anna Ferzetti, un'attrice poliedrica quanto talentuosa, a mio parere troppo poco e male utilizzata dal cinema nostrano. Natale, l'episodio con cui inizia il film, chiude il cerchio con quello che lo precede, con protagonisti gli stessi tre fratelli, Bruno, Leo e Foglietta, che si ritrovano a festeggiare la ricorrenza un anno dopo però a casa dell'anziano padre (Carpentieri), che li spiazza chiedendo loro come regalo la donazione di un rene... Segue il Primo Maggio, con un esilarante duetto tra Bentivoglio e Battiston, in veneto, che vede il proprietario di una grossa stamperia sull'orlo del fallimento e aspirante suicida sequestrato da un suo operaio, che è anche suo cugino, licenziato in tronco e che pretende la sua liquidazione; si passa dunque a Ferragosto, con il tipico luogo comune della contrapposizione fra due coppie, buzzurri e radical chic, vicini di villa al mare ma che vivono su due pianeti diversi: si parte da un tema altrettanto ritrito al giorno d'oggi, la molestia sessuale, e il modo di intendere tutto lo squello sul Me Too all'italiana: un bel po' di banalità risollevate dalla prestazione della Ferzetti nella parte di madre e giornalista televisiva isterica e arrogante, ma su cui cade il giudizio tombale della vecchia nonna sussurrata alle orecchie della presunta vittima della molestia, che tutto vuole tranne che essere difesa dai genitori, ossia che un meteorite che l'annientasse sarebbe ciò che l'umanità attuale si merita; per chiudere, l'episodio a mio avviso più debole, Halloween, una tra le più grottesche usanze d'importazione, che vede l'incontro (con relativa la vendetta reciproca) tra due vecchi compagni di università (l'esecrabile Bocconi di Milano) ed ex rivali in amore che hanno avuto percorsi di vita opposti: Storti il comendatur imprenditore di successo, Papaleo l'intellettuale depresso che si presta a fare il mago in una festa di bambini per dare una mano alla figlia, il tutto con un po' troppo moralismo e quel tanto di lacrimevole che in una pellicola di questo genere stona. La prima impressione, rispetto a I migliori giorni, è un abbassamento del tono e una maggiore tristezza, forse dovuti alla crescente consapevolezza che siamo messi davvero male, come dimostra lo squallido campionario umano rappresentato, e da cui ciascuno di noi si sente sempre più fagocitato, e che al peggio non c'è limite: insomma una sorta di rassegnazione che rende questa seconda parte più cupa, ma ci sta; quindi il giudizio rimane grosso modo lo stesso: discreto, guardabile, si poteva però fare di più e meglio.

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