venerdì 21 giugno 2013

Solstizio a 43°08′N 16°44′E

Vigneti a Zavala (Hvar) con l'isola di Scedro e Curzola sullo sfondo
Ancora una volta mi è riuscito di celebrare il solstizio d'estate in riva al mare, su un'isola, e col sole. A distanza di sicurezza dagli effluvi nefasti emanati dalla sempre più marcia Terra dei Cachi, vicino ma lontano, per tanti aspetti anni luce, dall'Italia, per quanto Lesina (Hvar in croato, Pharos in greco) italiana o, meglio, veneziana, lo sia stata per diversi secoli. L'isola della lavanda (introdotta nel 1925 da qualche marinaio che aveva portato con sé i semi dalla Provenza: da queste parti ha trovato terreno e clima ideale per attecchire e profumarne l'aria, specie in questa stagione), delle vigne (spesso a picco sul mare: mai viste così tante su un'isola dalmata, nemmeno nella vicina Curzola) e dell'ulivo. Già visitata di corsa, questa volta me la godo da stanziale. Con camera a 20 € a notte, connessione internet a velocità invidiabile e ovviamente gratuita, volendo aria condizionata (ma non serve proprio) e niente TV tra i coglioni, perché tanto la "Confederation's Cup" non frega niente a nessuno. Volendo, un piccolo angolo di paradiso c'è: poi qualcuno mi chiede perché amo questi posti in cui mi sento invariabilmente nella mia dimensione, come dire "a casa". 

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