giovedì 31 dicembre 2009

Foto, non parole - 1

Tizi-n-TinififftValle del DrâaDromedarioLa seconda giornata a bordo dell'onesto Mitsubishi Pajero fornitoci dall'agenzia di noleggio si è snodata, ieri, tra il superamento del passo di Tizi-n-Tinifitt (foto in alto), a una cinquantina di chilometri da da Ourzazate, in direzione Sud-Est, un paesaggio fitto di gole e voragini che suggeriscono antichi dissesti tettonici nonché la presenza di notevoli corsi d'acqua che oggi, in parte, scorrono sotto terra. Quindi la magnifica Valle del Drâa (foto in mezzo), dove questo fiume viene in superficie e si sviluppa un'unica oasi lunga una cinquantina di chilometri e infine sosta a Zagora, dove ingaggiamo una guida per percorrere con sicurezza una pista che ci porterà verso Tata, si chiama Daoui, versione araba di David, è un ragazzo berbero di 24 anni che parla un ottimo francese pur non essendo mai andato a scuola, e che fino ai 14 ha fatto vita da nomade con la famiglia, nel deserto. Ci accordiamo anche per l'alloggio, in tenda, in un accampamento tra Zagora e Mahmid. Cena, più che discreta, compresa. Naturalmente, ho stretto un'amicizia particolarmente costruttiva coi dromedari di Daoui. Ecco Mabruk(foto in basso), l'altro è Massud.

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