sabato 3 marzo 2012

Little England

NUWARA ELIYA - Città della luce, questo il significato del suo nome in singalese, Nuwara Eliya è un'invenzione degli inglesi. "Scoperta" da un ufficiale britannico John Davy nel 1819 in una zona disabitata dell'altopiano centrale, dominata dalla montagna più alta dell'isola, il Pidurutalagala, detto anche Mount Pedro (2524 metri), divenne sede, per il suo clima ideale e la sua altezza, 1889 metri sul livello del mare, di un sanatorio qualche anno dopo ma fu fondata ufficialmente nel 1846 da un altro ufficiale, Sir Samuel Baker, esploratore delle sorgenti del Nilo e scopritore del Lago Albert, tra Uganda e Congo, che vi introdusse anche l'infinita varietà di verdure e frutta di origine europea che vengono tuttora coltivate e consumate dagli abitanti locali. 


Divenne presto il luogo di villeggiatura per i funzionari dell'amministrazione imperiale e per i pionieri dell'industria del tè (di cui oggi è il centro più importante della Hill Country) e l'impronta inglese è rimasta pressoché intatta, per cui il soprannome di "Little England" è perfettamente consono. Lo si nota da una serie di costruzioni pubbliche, dall'ufficio postale al Grand Hotel, Dal Queen's Cottage al General's House, per non parlare dello splendido Victoria Park, un vero e proprio giardino botanico nel centro ella cittadina (25 mila abitanti) e di una quantità di cottage disseminati sulla colline, in parte trasformati in amabili guesthouse dall'impronta estremamente famigliare. Non mancano nemmeno, sempre in centro, un campo da golf e un ippodromo che si riempie fino all'inverosimile in aprile, durante le festività del capodanno singalese, quando la città viene invasa dai turisti locali e i prezzi salgono vertiginosamente. 


Quello omonimo è anche l'unico distretto del Paese in cui  Tamil indiani (quello cosiddetti "della piantagioni" di cui parlavo nel post di ieri, per distinguerli da quelli indigeni che abitano nel Nord), sono la maggioranza della popolazione superando il 50%. E' un luogo ideale per rilassarsi, fare escursioni nella zona e ossigenarsi, e non stupisce che sia un'attrazione per i viaggiatori stranieri così come per quelli nazionali. Sulle cime delle montagne circostanti pinete e foreste di eucalipiti, nei dintorni, ovunque piantagioni di tè a perdita d'occhio: una specie di Eden. 

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