sabato 31 agosto 2013

Addio vecchia Pechino - La preveggenza di Luigi Barzini

Militare italiano davanti all'ingresso principale del Palazzo Imperiale, Pechino 1901
Oh! cinesi, ciechi che non siete altro, lasciate una buona volta le vostre idiote utopie! Non vi curate se l'inviolabile tempio del Cielo diviene una Railway Station of the temple of Heaven - come c'è scritto a grandi caratteri -; lasciate che i padiglioni siano trasformati in buffet e l'arco d'ingresso al tempio in un "ufficio bagagli". Non badate se la ferrovia passa sopra la vostra antica fede. Infine il vostro culto, il vostro cielo, il vostro Shen-ti che cosa sono? parole, fantasie. Ridete se tutti i vostri parlamenti sacri del tempio del Cielo sono stati rubati, se le tavole degli antenati imperiali, che vi erano custodite da secoli in triplice urna, sono scomparse per riapparire forse in qualche museo - se non sono finite nel fuoco del rancio -; non ve la prendete se tutto è devastato dentro al sacro recinto. Pensate piuttosto agli infiniti benefici che questa ferrovia vi porta. Vedete noi? Noi siamo tutti felici dalla nascita perché abbiamo la ferrovia. Pensate che le vostre donne non avranno più bisogno di tesservi le loro tele e i loro damaschi; la ferrovia vi porterà delle cotonine bellissime a trenta centesimi il metro. Vi porterà dei bottoni fatti a macchina per le vostre brache, del Pear Soap e del cioccolato; vi porterà dei cappelli lobbia, delle sigarette americane, dell'oppio che non vi costerà neppure un terzo di quanto lo pagate ora. Vi abituerete al comfort, al benessere; questa è la felicità. Questa è la civiltà. Tutto quanto non è materia non conta più: i numi protettori, gli dèi, la punizione dei malvagi, il premio dei buoni, le anime dei morti, gli spiriti del bene e del male, e tutte le altre vostre sciocchezze, la vostra poesia, la vostra arte, sono cose che non vi porteranno una sapeca in tasca. Far quattrini, ecco il vero scopo della vita. Si studia, si crea, s'inventa, si lavora, si lotta, si fa la guerra al prossimo con un solo scopo: far quattrini. Imparate questo una buona volta, e sarete finalmente civili!
Da "Addio vecchia Pechino", del 19 marzo 1901, di Luigi Barzini, inviato in Cina dal Corriere della Sera durante la Rivolta dei Boxer (1899-1901)

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