venerdì 26 ottobre 2012

Far finta di esser Bersani

Se ne è andato com'era venuto, in video e preparato da un tassidermista, appendendo gli scarpini al chiodo dopo essere sceso in campo 19 anni fa, per usare le più viete metafore pallonare, nel suo consueto stile chiagni e fotti. Una fuga dalle proprie responsabilità ma tranquilli che ce lo ritroveremo nel prossimo Parlamento, eletto in un collegio brianzolo blindato, a meno che il laticlavio, a vita, con relativa immunità, non glielo garantisca Napolitano prima che scada il suo mandato: del resto se all'Unione Europea, e prima di essa a Barack Obama, è stato assegnato il Premio Nobel per la pace, perché non nominare senatore a vita un personaggio che ha illustrato e illuminato la scena politica, economica e giudiziaria nazionale per un ventennio esatto? In eredità ci lascia, oltre agli Alfani e agli Schifoni, Santanché, Formigoni e Galan a battersi per la sua successione, e vedrete che come un coniglio dal cilindro alla fine spunterà l'Uomo Nuovo, l'unico degno epigono dell'Unto del Signore: Briatore. In attesa di un evento che ritengo alla lunga inevitabile in un Paese come il nostro, siamo qui a trastullarci con le primarie di coloro che per idiozia o complicità hanno consentito al figuro di cui sopra di impazzare incontrastato per quattro lustri e all'attuale governo di demolire quanto restava di Stato sociale in Italia: anche se non è ancora chiaro se siano di coalizione, di quale coalizione, oppure una faccenda interna del PD (che comunque ne detta le regole). Dovrebbero eleggere il candidato premier. Peccato che non si sappia ancora con quale legge elettorale si andrà a votare, e quella invereconda tuttora in vigore ne prevede la mera indicazione sulla scheda, non l'elezione diretta, che rimane comunque riservata al Parlamento, e se si passa al proporzionale riformato non ci sarà nemmeno quella. Grande favorito, Pier Luigi Bersani, segretario in carica del partito degli zombie. Ora: premesso che il mio auspicio è che trionfi Renzi e che il PD imploda e sparisca una volta per tutte dalla circolazione, e che  l'unica tra i candidati da cui accetterei di provare ad essere governato è Laura Puppato, mi chiedo come si fa a essere così cretini da pensare di affidare la guida di un governo, e la conseguente nomina dei ministri, a un personaggio che ha nominato a capo della propria segreteria politica Filippo Penati, sotto processo per corruzione, concussione e finanziamento illecito dei partiti (il PD, per l'appunto) e come segretaria "personalissima" Zoia Veronesi, indagata per truffa alla Regione Emilia Romagna, perché lavorava di fatto per il partito (e il suo segretario) facendosi pagare dalla Regione, di cui è dirigente (senza laurea)? Non lo chiamereste incauto, o forse un po' coglione, un premier simile? Col rischio di ritrovarci al ministero degli Esteri D'Alema, pronto a dare il via libera al bombardamento dell'Iran dopo aver acconsentito a quello della Serbia? O Violante alla Giustizia? E la Finocchiaro agli Interni? E farsi venire un simile dubbio ed esprimerlo è forse diffamazione oppure rimane una semplice opinione, in considerazione della Legge Bavaglio in discussione in Parlamento?

1 commento:

  1. Potrei perfino dirti che il dubbio che esprimi rasenta una verità oggettiva.
    Il punto è che (pare) la Legge Bavaglio prevede la rimozione o la rettifica non solo della tua opinione, ma anche della verità, se il far conoscere questa risultasse essere cosa sgradita alla persona che da questa si sente sminuita e offesa.

    L'idea che ne risulta è che la rete debba risultare lo specchio fedele del mondo a rovescio, quello dove a decidere cosa sia vero e cosa sia falso sono solo gli Eletti.
    Gli altri, non hanno diritto nemmeno di pensiero.
    Figuriamoci di parola o di opinione...

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