martedì 10 luglio 2012

Figuracce einaudite

Stavo leggendo con grande soddisfazione il bellissimo "Armi, acciaio e malattie - Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni" con cui il professor Jared Diamond vinse nel 1998 il "Premio Pulitzer" e con cui, rifuggendo da ogni pseudo spiegazione di tipo razzista, risponde alla domanda sul perché alcuni popoli sono più ricchi di altri e perché gli europei hanno conquistato buona parte del mondo, quando il libro mi si è letteralmente disfatto in mano. Ero arrivato appena a pagina 82. Su 400. E mi sono incazzato di brutto. Edizione Super ET Einaudi, da quando è passata in mani berlusconiane la fu gloriosa casa editrice torinese, di cui ho sempre apprezzato carta, impaginazione, caratteri di stampa, grafica, non ha fatto che scadere pur conservando un catalogo di alto livello. Tutto quello che passa nelle mani del teleimbonitore brianzolo si trasforma invariabilmente in merda: pitocco com'è nel suo animo gretto, risparmia sulla carta e sulla così come faceva sui materiali con cui ha iniziato la sua carriera da palazzinaro alla Edilnord e con cui ha poi fatto fortuna costruendo gli orridi condomini di cartongesso di Milano 2 e Milano 3 e sulle fatture che saldava regolarmente in ritardo e le collaborazioni che cercava fino all'ultimo di non pagare affatto, come del resto le tasse. E' così che si è fatto i dané, il ciarlatano. E va avanti a farseli. Dal malaugurato giorno in cui Berlusconi è diventato il primo editore italiano acquisendo, con l'imbroglio, la Mondadori, non ho più acquistato un libro edito da quest'ultima salvo "Fedeli a San Siro", e giusto perché l'hanno scritto due miei amici (del resto le sue edizioni economiche erano di qualità scadente anche prima di finire in mano al losco personaggio), per quelli Einaudi ho fatto qualche eccezione, tra cui quest'ultima lettura in corso. Sempre che riesca a finire un volume le cui pagine si staccano una per volta, manco si trattasse di un carciofo. Eppure ho scaffali colmi di tascabili dello "Struzzo", che trenta e anche quarant'anni dopo l'acquisto sono ancora perfetti: decine di saggi della PBE, tutto Fenoglio, Pavese, Calvino, Sciascia, Vargas LLosa, "Il maestro e Magherita" di Bulgakov, che ho letto già almeno quattro volte, una per decennio. Naturalmente una maîtresse à penser come Scalfari, così persuaso della propria bellezza e intelligenza da credere di essere dio, e quindi eterno (ed è per questo che propone un settennato bis al suo coetaneo Napolitano) e quell'altra onanista del pensiero e della prosa della Rossanda, si ostinano a pubblicare i propri memoriali con Einaudi, indifferenti a chi ne sia il proprietario e quindi coerenti con la loro scarsa credibilità. Quanto a Diamond, probabilmente non è al corrente di chi sia il suo editore italiano e comunque può farci poco. Ma mi viene la tentazione di spedirgli ilsuo  libro per fargli constatare lo squallido"packaging" e certamente cambierà idea.

1 commento:

  1. Tralasciando il discorso riguardante gli editori, occorre specificare che il ciarlatano più grande, in verità, è proprio Jared Diamond:
    1) nel libro Armi, Acciaio e malattie, l'autore afferma senza alcuno scrupolo che l'Europa era il continente più ricco di risorse.
    Tale affermazione è una stronzata colossale: il prof. Jared Diamond non ha mai letto gli autori classici e neppure le cronache dei popoli antecedenti il 1500. Se lo avesse fatto, allora il suo libro non sarebbe mai stato pubblicato: il continente europeo è sempre stato uno dei continenti più poveri di risorse, tanto che, per quanto riguarda i metalli preziosi, tutti quanti i popoli europei si dissanguavano per raggiungere le miniere d'argento iberiche e del monte Harz. Questo fin dai tempi delle esplorazioni greche e fenicie e delle migrazioni gotiche;
    2) il professore non tiene conto del fatto che l'Europa, anora oggi, è uno dei continenti con il maggior numero di stati di piccole dimensioni e con il maggior numero di piccolissimi popoli con ampie autonomie. Ciò è segno di una sempre mancata unità politica, che ha reso l'Europa molto simile alla moderna Africa dilaniata da scontri tribali. Eppure, gli Europei hanno saputo accordarsi, nonostante la scarsità di risorse... cosa che in Africa non accade per motivi molteplici. Dunque, per quale motivo? A questo interrogativo Diamond non risponde... anzi, non se lo pone neppure perché sa che dovrebbe dare una risposta scomoda.

    Conclusioni: Jared Diamond si è dimostrato uno scrittore prezzolato e figlio di una cultura del "dire con altre parole per nascondere una verità scomoda". Dunque, sì: Berlusconi è l'editore adatto per un altro ciarlatano del suo calibro come Jared Diamond!

    Dottorando in studi geografici in un'Università Italiana. Lei non immagina la fatica che si affronta in ambiente accademico per togliere le idee balzane di Diamond da ogni angolo...

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