mercoledì 25 aprile 2012

Abril em Portugal

Fu la trasmissione, durante il programma notturno di "Radio Renascença" poco dopo la mezzanotte del 25 aprile 1974 di "Grândola vila morena", canzone scritta da José "Zeca" Afonso, allora proibita nel modo più assoluto, il segnale del via alla Rivoluzione dei garofani  che abbattè il più vecchio regime fascista europeo, instaurato nel 1933 da António de Oliveira Salazar. Un giorno e un'emozione indimenticabili per chi ha vissuto quegli intensi anni Settanta. 38 anni dopo, il suo protagonista più popolare, e stratega della rivolta, il colonnello Otelo Saraiva de Carvalho, per me un personaggio mitico, a quei tempi, è di nuovo sul piede di guerra, non escludendo un intervento dell'esercito di fronte alla perdita di sovranità in atto su pressioni dell'Europa e in particolare della Germania della cancelliera Angela Merkel. Tempi cupi: ma almeno il Portogallo ha un esercito serio, che non è il caso dell'Italia, e su cui è impossibile contare in caso di necessità. Questa la versione in italiano del testo della canzone: 



GRÂNDOLA CITTA' DEI MORI

Grândola, città dei Mori
terra di fratellanza
è il popolo che più comanda
dentro di te, o città.
Dentro di te, o città
è il popolo che più comanda
terra di fratellanza,
Grândola città dei Mori.

A ogni angolo un amico,
su ogni volto l'uguaglianza
Grândola città dei Mori
terra di fratellanza
terra di fratellanza,
Grândola città dei Mori
su ogni volto l'uguaglianza,
è il popolo che più comanda.

Ed all'ombra d'una sughera
che non sa più quanti anni ha
giurai d'aver per compagna,
Grândola, la tua volontà.
Grândola, la tua volontà
giurai d'aver per compagna
all'ombra d'una sughera
che non sa più quanti anni ha.

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